Concetti Chiave
- Durante il IX secolo, i missionari cristiani iniziarono a convertire i Vichinghi, influenzando pacificamente le loro usanze e costumi.
- La conversione portò a un ribaltamento culturale, con la Scandinavia che riceveva influenze culturali occidentali anziché emigrare verso di esse.
- Il sincretismo religioso si manifestò con l'adattamento del Cristianesimo ai costumi scandinavi e viceversa, come dimostrato in Islanda e nell'isola di Man.
- Grazie all'opera dei monaci e dei missionari, i paesi nordici adottarono strutture politiche e amministrative occidentali, come la monarchia nazionale e l'uso del testamento.
- La Chiesa influenzò profondamente la cultura e l'arte scandinava, introducendo stili architettonici romanici e tecniche artistiche occidentali nel XII secolo.
Indice
Missionari cristiani e conversione
Nel corso del IX secolo, un numero sempre più alto di missionari cristiani si avviarono verso i paesi scandinavi. L’idea dominante era che i Vichinghi pagani provavano per l’Occidente un odio religioso e che le loro violente incursioni erano una sorta di punizione divina affinché i cristiani espiassero i loro peccati. La conversione si proponeva un duplice obiettivo: 1) accompagnare le popolazioni scandinave verso usanze e costumi più pacifici 2) calmare la collera di Dio con un’opera meritoria. L’opera di conversione ebbe un notevole successo e analizzando la civiltà scandinava due secoli dopo, si può affermare che ci fu un capovolgimento dei rapporti culturali del Nord e dell’Occidente. In pratica, era successo che anziché emigrare per tuffarsi nelle influenze culturali straniere, fu la Scandinavia a ricevere sul suo stesso suolo i propagatori di una civiltà più raffinata. Con questa forma di dialogo cambiarono anche gli interlocutori poiché i principali portavoce dell’Occidente erano ormai i Tedeschi e gli Anglo-Normanni, invece dei Franchi o dei Celti. Inoltre, il mondo scandinava non era più rappresentato da guerrieri, marinai o contadini, lanciati alla conquista sbandata dell’Europa, bensì’ dei re, dei monaci o dei vescovi, sottomessi alla gerarchia ecclesiastica e dello Stato. Il vecchio paganesimo, prima di scomparire, subì fortemente l’attrazione dei riti cristiani; infatti, per esempio, il martello di Thor, il dio che personificava il fulmine e il tuono nella mitologia nordica, diventò ben presto un surrogato della croce oppure, accanto al battesimo cristiano, fu istituita un’immersione pagana nelle acque.
Sincretismo culturale in Scandinavia
In cambio il Cristianesimo si lasciava travestire secondo la moda scandinava, arrivando così a realizzare una sorta di sincretismo che si manifestò soprattutto in Islanda e nell’isola di Man. Nell’isola di Man si elevavano strane croci di stile celtico ornate sia da invocazioni ai santi irlandesi o da rilievi che raffiguravano scene dell’Edda (= testi scritti aventi per oggetto racconti della mitologia norrena o nordica). Vescovi erranti, in genere inglesi o tedeschi, ma, a volte anche celti e armeni, si prestavano a giustificare con la propria autorità l’originalità di simile Cristianesimo. Poiché la conversione individuale dei Vichinghi rischiava di creare anarchia nella Chiesa, per ottenere risultati più sostanziali, i missionari pensarono di rivolgersi ai re che, nel corso dell’XI secolo promisero di organizzare delle parrocchie e delle diocesi regolari, sotto l’autorità della metropoli di Brema-Amburgo. La maggior parte dei re che si prestarono a tale collaborazione conoscevano l’Occidente per averlo percorso da Vichinghi ed avevano constatato di persona quali vantaggi spirituali e materiale fosse in grado di portare il Cristianesimo. I monaci consolidarono l’opera dei missionari, fondando dei monasteri e diffondendo un nuovo stile di vita.
Influenza del Cristianesimo sulla società
Attraverso il Cristianesimo, tutta la civiltà occidentale passò così nei paesi nordici. Innanzitutto, fu esportata la nozione di Stato e il concetto di monarchia nazionale. Nel corso del XII secolo, si diffuse in modo capillare l’uso dell’atto scritto, redatto su modelli tedeschi o inglesi; ciò permise di portare a compimento l’evoluzione in atto e la nascita di organi amministrativi permanenti. La Chiesa non chiedeva soltanto l’obbedienza a Dio e all’autorità politica, ma pretese anche la riforma dei costumi, che fu attuata in tempi diversi. Si cominciò con la proibizione degli atti di pirateria privata verso l’esterno; fu abolito il divorzio e condannato il concubinato.
Evoluzione delle leggi e della cultura
Alla fine del XII secolo, la Chiesa fece proibire le vendette e proclamare una “tregua di Dio” nel giorno della festa di Sant’Olaf. Contemporaneamente fu abolita quasi del tutto la schiavitù e introdotto l’uso del testamento. Nella seconda metà del XIII secolo, una serie di leggi stabilì la responsabilità individuale in materia criminale, vietò il porto di armi in città e stabilì la primogenitura nel caso di successione al trono. Nel 1277, ai nobili norvegesi fu distribuito il titolo francese di barone. Infine, la Chiesa rimodellò il pensiero e l’arte scandinava. La poesia vichinga si mantenne soltanto in Islanda, di solito piuttosto refrattaria ad accettare proposte di occidentalizzazione. La Chiesa introdusse anche l’usanza di scrivere la storia, compito che, inizialmente, spettò agli ecclesiastici. L’uso del latino arrivò ad eliminare completamente nella scrittura la lingua nazionale in Danimarca e prese largamente piede in Svezia e in Norvegia.
Arte e architettura romanica
Per la prima volta si cominciò a costruire chiese in pietra, con tecniche e decorazioni occidentali. Dopo alcuni tentativi di far fronte alle nuove esigenze con le tecniche ed i materiali tradizionali (per esempio, costruzione di chiese in legno) LA Scandinavia adottò lo stile romanico nelle sue varietà. Infatti, la Norvegia si orientò verso lo stile romanico anglo-normanno, nello Jütland ci si orientò verso lo stile renano, in Scania e nella Svezia meridionale si preferì, invece, il romanico-lombardo. Alla fine del XII, su imitazione dell’Italia si cominciò anche a costruire gli edifici, utilizzando i mattoni. Dall’Occidente, i paesi scandinavi appresero inoltre la lavorazione dell’avorio, l’arte della miniatura e la tecnica dell’affresco. In molti casi furono chiamati perfino artisti dall’estero o addirittura furono fatte venire delle opere d’arte. In pratica, nel XII secolo, dopo l’impero di Canuto il Grande, re di Danimarca, Norvegia e Inghilterra, la Scandinavia, da un punto di vista culturale, era diventata una provincia dell’arte occidentale.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale della conversione dei popoli nordici al Cristianesimo?
- Come si manifestò il sincretismo tra il Cristianesimo e le tradizioni nordiche?
- Quali cambiamenti culturali e amministrativi furono introdotti nei paesi nordici grazie al Cristianesimo?
- In che modo la Chiesa influenzò l'arte e la letteratura scandinava?
- Quali furono le conseguenze della conversione al Cristianesimo sulla società vichinga?
L'obiettivo principale era duplice: guidare le popolazioni scandinave verso usanze più pacifiche e calmare la collera divina attraverso un'opera meritoria.
Il sincretismo si manifestò con l'adozione di elementi cristiani in forme scandinave, come il martello di Thor che divenne un surrogato della croce e l'istituzione di immersioni pagane accanto al battesimo cristiano.
Furono introdotti la nozione di Stato, il concetto di monarchia nazionale, l'uso dell'atto scritto, la riforma dei costumi, l'abolizione della schiavitù, e l'introduzione di leggi sulla responsabilità individuale e la primogenitura.
La Chiesa influenzò l'arte e la letteratura introducendo la scrittura della storia, l'uso del latino, la costruzione di chiese in pietra in stile romanico, e l'importazione di tecniche artistiche occidentali come la lavorazione dell'avorio e la miniatura.
La società vichinga si trasformò da una cultura di guerrieri e marinai a una società con re, monaci e vescovi sottomessi alla gerarchia ecclesiastica e statale, con una maggiore integrazione nelle strutture politiche e culturali occidentali.