Concetti Chiave
- Il termine "epidemia" ha origini greche e si riferisce a malattie infettive che colpiscono ampie popolazioni.
- Inizialmente, tutte le malattie contagiose erano chiamate "peste" fino a quando il termine non venne specificamente associato alla peste bubbonica e polmonare.
- La peste del 1347-50, partita da Messina, rappresentò una sconfitta per le conoscenze mediche medievali dell'epoca.
- Le epidemie di peste in Europa furono importate da navi provenienti dall'Oriente, piuttosto che essere endemiche.
- Nel 1894, Alexander Yersin isolò il bacillo della peste studiando l'epidemia a Hong Kong, un importante progresso medico.
Indice
Origine e significato del termine epidemia
Iniziamo col dire che il termine "epidemia" deriva dal greco epidemos, "generale,pubblico" e nel suo significato letterale indica una malattia infettiva che interessa un'intera popolazione su un territorio molto vasto. La conoscenza medica dei meccanismi di diffusione epidemica è un'acquisizione relativamente recente. Nel latino classico e medievale le malattie altamente contagiose venivano denominate tutte con lo stesso termine di pestis o pestilentia. Solo dopo il XIV secolo il nome "peste" è stato associato esclusivamente a una malattia epidemica ben determinata , che si presenta in due varietà diverse: peste bubbonica e polmonare.
La peste nel Medioevo
La prima località dell'Occidente ad essere colpita dalla peste fu Messina, nell'ottobre del 1347. L'epidemia europea che si propagò dall'originario focolaio siciliano fu una netta sconfitta per le conoscenze scientifiche dell'epoca. Il sapere medico medievale, infatti, non era attrezzato per comprendere la natura e il meccanismo di diffusione di una malattia completamente sconosciuta. La peste del 1347 non era però la prima manifestazione del contagio del Mediterraneo. Infatti, da come apprendiamo dalla descrizione che lo storico greco Procopio di Cesarea ha dato dell'epidemia giunta a Costantinopoli nel 542, anche in quel caso si trattava di peste.
Diffusione e ritorni della peste
La peste del 542 si diffuse rapidamente in tutti i paesi mediterranei e anche nell'Europa continentale; nei duecento anni successivi la malattia rimase allo stato latente, ricomparendo ciclicamente. Come quella del 542, anche quella del 1347-50 non restò un episodio isolato, ma venne seguita per piu di tre secoli da periodici ritorni dell'epidemia.
Fine della peste in Europa
Solo nei primi decenni del Settecento la peste spari dall'Europa. Gli studiosi hanno lungamente discusso se in questo lungo periodo la peste sia riuscita a creare in Europa focolai permanenti, mantenendosi allo stato endemico, cioè radicato nella popolazione. La risposta più probabile è negativa: le epidemie furono ogni volta importate da fuori, su navi che provenivano dall'oriente. Le regioni in cui la peste si mantenne a livello di presenza endemica furono quelle dell'Asia centrale. Da qui, infatti, si riaccesero altri focolai di peste dopo il 1850, che però restarono limitati alla Cina e all'India. L'epidemia di peste che colpi la Cina, che merita di essere ricordata, quella del 1893. Infatti fu studiando i casi ai appestati a Hong Kong, che nel 1894 il medico francese Alexander Yersin isolò per la prima volta il bacillo responsabile della malattia.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "epidemia" e come è stato utilizzato storicamente?
- Quando e dove si manifestò per la prima volta la peste in Europa occidentale?
- Come è stato identificato il bacillo responsabile della peste e da chi?
Il termine "epidemia" deriva dal greco "epidemos", che significa "generale, pubblico". Storicamente, nel latino classico e medievale, tutte le malattie altamente contagiose venivano denominate con il termine "pestis" o "pestilentia".
La prima località dell'Occidente ad essere colpita dalla peste fu Messina, nell'ottobre del 1347, da dove l'epidemia si propagò in Europa.
Il bacillo responsabile della peste fu isolato per la prima volta dal medico francese Alexander Yersin nel 1894, studiando i casi di appestati a Hong Kong.