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Concetti Chiave

  • Ottone III fu educato con un forte legame verso l'antica Roma e l'idea di un Impero universale, grazie alla madre Teofane e al suo precettore Gerberto d’Aurillac.
  • Gerberto d’Aurillac, noto per la sua vasta conoscenza degli autori antichi e delle scienze, influenzò profondamente Ottone III e divenne Papa col nome di Silvestro II.
  • Ottone III riportò la sede imperiale a Roma, aspirando a essere un nuovo Costantino e promuovendo la collaborazione tra Impero e Chiesa.
  • Le ambizioni di Ottone III provocarono resistenze sia dall'aristocrazia tedesca, offesa dall'importanza data all’Italia, sia da quella italiana, gelosa della sua autonomia.
  • Il tentativo di rinnovamento dell’Impero e della cristianità di Ottone III e Silvestro II fu interrotto dalla fuga di Ottone da Roma e dalla sua morte prematura nel 1002.

Ottone III e la restaurazione dell’Impero
Il giovane Ottone III ricevette dalla madre Teofane e dal suo precettore privato, il monaco Gerberto d’Aurillac (uno degli uomini più colti del tempo), un’educazione caratterizzata dal culto per l’antica Roma e dall’idea dell’Impero come depositario di una funziona universale. Gerberto vantava per l’epoca una profonda conoscenza degli autori dell’antichità, ma era anche interessato alla scienza e alle dottrine dei musulmani; gli si attribuiva l’invenzione di un complicato abaco (una specie di pallottoliere) in grado di realizzare in tempi brevi divisioni e molteplicazioni complesse. Egli, inoltre, aveva conosciuto Ottone I sia Ottone II e aveva difeso i diritti di Ottone III quando questi era bambino.
uando Ottone III intraprese la sua azione politica, come ha scritto lo storico Jan Dhondt, “un romantico e impetuoso giovinetto si trovò allora a reggere le sorti dell’Occidente. Aveva ricevuto un’educazione più accurata di quella che solevano allora ricevere i principi: parlava greco e latino. Non si curava di nascondere il suo disprezzo per i rozzi e incolti costumi sassoni, cui preferiva di gran lunga le raffinatezze della vita bizantina. Come imperatore, si sentiva chiamato a reggere il mondo secondo la volontà di Dio: ma nella Chiesa non vedeva che la sua ancella e nel papa tutt’al più uno dei suoi vescovi”.
Ottone III riportò la sede imperiale a Roma e, soprattutto in Italia, si propose come nuovo Costantino (il primo imperatore cristiano). Non a caso Ottone III, dopo aver fatto e disfatto pontefici, innalzò al soglio di Pietro il suo ex maestro Gerberto d’Aurillac e gli fece assumere il nome di Silvestro II: Silvestro I, infatti, era stato il pontefice cui si attribuiva il battesimo di Costantino e al quale lo stesso imperatore avrebbe fatto la famosa – quanto falsa-donazione (cioè la cessione alla Chiesa dell’autorità su Roma, l’Italia e le province occidentali dell’Impero).
Anche ora, papa Silvestro II e l’imperatore tedesco, quasi settecento anni dopo, intendevano collaborare per un rinnovamento dell’Impero e della cristianità.
Il grande disegno universalistico di Ottone III suscitò, però, le reazioni tanto dell’aristocrazia tedesca, che non gli perdonava il maggiore prestigio attribuito all’Italia, quanto dell’aristocrazia italiana e in particolare romana, abituata a controllare l’elezione papale e a godere di una autonomia che l’imperatore non poteva tollerare. In questo contesto si costrinsero Ottone III a fuggire da Roma. Ottone III, così, morì nel 1002, all’età di ventidue anni, mentre Silvestro II morì l’anno successivo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le influenze principali nell'educazione di Ottone III?
  2. Ottone III ricevette un'educazione caratterizzata dal culto per l'antica Roma e dall'idea dell'Impero come depositario di una funzione universale, grazie alla madre Teofane e al suo precettore Gerberto d’Aurillac.

  3. Qual era la visione di Ottone III riguardo al suo ruolo di imperatore?
  4. Ottone III si sentiva chiamato a reggere il mondo secondo la volontà di Dio, vedendo la Chiesa come sua ancella e il papa come uno dei suoi vescovi, e riportò la sede imperiale a Roma proponendosi come nuovo Costantino.

  5. Quali furono le reazioni al progetto di rinnovamento dell'Impero di Ottone III?
  6. Il progetto di Ottone III suscitò reazioni negative sia dall'aristocrazia tedesca, che non perdonava il prestigio attribuito all'Italia, sia dall'aristocrazia italiana e romana, abituata a controllare l'elezione papale e a godere di autonomia.

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