Concetti Chiave
- Maometto è stato fondamentale per unificare i clan tribali dell'Arabia, un'area precedentemente difficile da controllare.
- Alla fine del VI secolo, la guerra tra Bizantini e Persiani causò la disgregazione delle tribù arabe confederate, lasciando la Mecca come unico centro commerciale e religioso.
- Le rivelazioni di Maometto promuovevano un nuovo monoteismo, distinto dall'ebraismo e dal cristianesimo, con la fede espressa in "non esiste altro Dio all’infuori di Allah e Maometto è il suo profeta".
- Nel 622, Maometto e i suoi seguaci migrarono a Medina, dove fondò una nuova comunità, segnando l'inizio del calendario musulmano con l'egira.
- Dopo anni di conflitti, Maometto unificò l'Arabia sotto una nuova comunità monoteista, diversa dal sistema tribale precedente.
L'unificazione dei clan tribali
La grandezza di Maometto è dovuta, in gran parte, all’essere riuscito ad unificare i clan tribali in cui era organizzata la popolazione dell’Arabia, regione fino ad allora difficilmente controllabile e strategicamente circondata da stati-cuscinetto confederati a Bizantini e Persiani.
La Mecca e il sincretismo religioso
Alla fine del VI secolo, tuttavia, questi si disgregarono in quanto Bizantini e Persiani entrarono in guerra e ciò provocò l’ulteriore disgregamento delle tribù arabe confederate: solo la Mecca sopravvisse come polo d’attrazione commerciale e religioso, in quanto la Ka’ba accoglieva i culti più disparati e molti erano i pellegrini che venivano a visitarla.
La nascita dell'Islam
Tuttavia, quando la città divenne l’unico centro di riferimento della penisola, la politica di sincretismo religioso che fino a quel momento l’aveva contraddistinta, permettendo la sua fioritura economica e politica, fu messa in discussione e cominciò ad imporsi una corrente monoteista. Secondo le fonti, le rivelazioni avute da Maometto avevano come oggetto la necessità di abbandonare i culti pagani precedenti, per abbracciare una nuova forma di monoteismo che, pur avendo le stesse radici dell’ebraismo e del cristianesimo (Abramo, Mosè e Gesù sono considerati profeti), se ne distaccava in quanto riteneva che essi avessero mischiato altre realtà alla pura sostanza divina.
L'egira e la nuova comunità
A causa dell’ostilità dei Qurayshiti, il clan tribale dominante e degli ambienti cittadini, nel 622 Maometto e i suoi seguaci furono costretti a migrare a Medina, un’oasi agricola caratterizzata da clan in conflitto e da una nutrita comunità ebraica. Dopo essere riuscito a mediare le contese locali e ad eliminare la comunità ebraica, i cui membri furono giustiziati o esiliati, Maometto fondò ufficialmente una nuova comunità e per questo l’anno dell’egira, cioè dell’emigrazione, divenne l’anno zero del calendario musulmano. Dopo aver reinterpretato in chiave monoteista il pellegrinaggio a la Mecca e aver condotto otto anni di conflitti con i clan della penisola, nel 630 la città cedette tutta l’Arabia a quel punto risultava dominata da una nuova comunità, non di stampo tribale.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo principale di Maometto all'unificazione dell'Arabia?
- Quali furono le conseguenze della migrazione di Maometto a Medina?
- Come si è evoluto il pellegrinaggio alla Mecca sotto l'influenza di Maometto?
Maometto è riuscito a unificare i clan tribali dell'Arabia, una regione strategicamente importante e difficilmente controllabile, attraverso la fondazione di una nuova comunità monoteista.
A Medina, Maometto mediò le contese locali, eliminò la comunità ebraica e fondò una nuova comunità, segnando l'inizio del calendario musulmano con l'anno dell'egira.
Maometto reinterpretò il pellegrinaggio alla Mecca in chiave monoteista, contribuendo alla diffusione dell'Islam e alla sottomissione dell'intera Arabia alla nuova comunità religiosa.