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Concetti Chiave

  • I monasteri divennero cruciali per la conservazione e la trascrizione dei codici, a causa delle guerre e del disinteresse dei nuovi ceti dirigenti germanici.
  • Le abbazie come Montecassino e San Gallo svilupparono scriptoria, centri di copiatura di libri, creando scritture peculiari delle diverse comunità.
  • Gli scriptoria, riscaldati d'inverno, erano progettati per essere luminosi, con banchi posizionati per sfruttare al massimo la luce naturale.
  • Monaci copisti lavoravano negli scriptoria, spesso esentati dalla preghiera comune per massimizzare l'uso delle ore di luce.
  • Un vivace scambio di libri tra abbazie contribuì alla creazione di un ricco patrimonio librario all'interno delle comunità monastiche.

Indice

  1. L'importanza dell'istruzione monastica
  2. Il ruolo dei monasteri nella conservazione
  3. Gli scriptoria e la trascrizione
  4. L'ambiente dello scriptorum

L'importanza dell'istruzione monastica

La vita religiosa necessita di un'istruzione perché il monaco fosse in grado di meditare sulle sacre scritture. Da qui emerse la necessità di creare scuole monastiche a uso interno alle quali accedevano i novizi, e un patrimonio librario dell'abazia.

Il ruolo dei monasteri nella conservazione

Le continue guerre e incursioni, insieme con il disinteresse per la coltura di nuovi ceti dirigenti germanici, avevano rapidamente portato alla riduzione della produzione e della circolazione libraria. I monasteri divennero dunque gli unici centri in grado di raccogliere, riprodurre e custodire i codici ancora superstiti. Questo causò un fitto e fruttuoso scambio di libri tra le varie abazia.

Gli scriptoria e la trascrizione

In particolare abbazie come Montecassino, Nonnantola, Farfa, Bobbio in Italia, Corbie, Laon, Luxeull in Francia, Fulda in Germania, San Gallo in Svizzera ebbero a loro disposizione i mezzi per costituire importanti scriptoria, dove la trascrizione giunse a tali livelli di perfezione formale da originare addirittura la tipizzazione di scritture liberarie peculiari delle diverse comunità monastiche ( come per la scrittura minuscola beneventana di Montecassino).

L'ambiente dello scriptorum

Lo scriptorum era uno dei pochi locali dell'abbazia che la Regola permetteva di riscaldare d'inverno. Si trattava di una sala spaziosa, ben illuminata da numerose finestre; nella posizione più idonea a ricevere la luce si trovavano i banchi su cui lavoravano i monaci copisti i quali, per non interrompere il proprio lavoro nelle ore di luce generalmente erano sollevati dall'obbligo della preghiera comune alla terza.

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