Concetti Chiave
- La morte di Clodoveo portò a conflittualità interne nel regno franco, ma l'unità fu mantenuta e nuovi territori furono conquistati.
- L'aristocrazia franca si integrò con quella gallo-romana, adottando pratiche e strutture amministrative romane.
- Clotario II riorganizzò il regno in tre entità regionali e rafforzò il ruolo del maggiordomo, unendo il potere politico sotto una nuova direzione.
- Le famiglie di Arnolfo e Pipino il Vecchio divennero influenti, creando dinastie come gli Arnolfingi e i Carolingi, dominando il ruolo di maggiordomo.
- La vittoria di Carlo Martello a Poitiers e la successiva deposizione dei Merovingi portarono all'ascesa dei Carolingi, legittimata dai legami con la Chiesa.
Indice
Conflittualità e unità del regno franco
Alla morte di Clodoveo (511), che spartì il regno fra i suoi quattro figli, il regno franco fu attraversato da una forte conflittualità, ma questo non fu sufficiente a farne venire meno l’unitarietà, tanto che nel giro di pochi decenni i Franchi sottomisero nuovi territori.
Integrazione e lotte dinastiche
L’aristocrazia visse un processo di inurbamento in importanti centri urbani, il che la portò ad una progressiva integrazione con l’aristocrazia gallo-romana, rappresentata spesso dai vescovi, che trasmisero al regno franco pratiche di potere e strutture amministrative di tradizione romana. Sebbene per breve tempo Clotario I fosse riuscito ad assumere il controllo di tutto il regno, alla sua morte esso fu pervaso da lotte intestine fa i suoi figli, in cui giocò un ruolo importante anche una donna, Brunilde, vedova di Sigiberto, uno dei pretendenti al trono. Ma l’affermazione di un altro ramo dinastico, che portò al potere Clotario II, comportò il violento assassinio di Brunilde, simbolo di una svolta definitiva nella politica franca, sempre più orientata verso il Mediterraneo. Clotario II rafforzò l’organizzazione politico-amministrativa, articolando l’impero in tre regni regionali (Austrasia, Neustria e Burgundia), i cui principali funzionari erano designati dal maestro di palazzo (o maggiordomo), carica a cui Clotario II diede nuovo vigore.
Ascesa delle famiglie Arnolfingi e Pipinidi
Negli stessi anni due famiglie vivono un’ascesa politica che le rende le più influenti dell’aristocrazia franca, cioè le famiglie di Arnolfo (vescovo di Metz e precettore del figlio dell’imperatore) e Pipino il Vecchio (maggiordomo), che una volta legate insieme da un’alleanza matrimoniale diedero vita, a seconda dell’elemento della famiglia divenuto capostipite, a lignaggi come gli «Arnolfingi», i «Pipinidi» e i «Carolingi». Tanto era il loro peso che la carica di maggiordomo divenne praticamente ereditaria e grazie all’enorme patrimonio fondiario di cui potevano disporre poterono crearsi delle clientele militari con cui determinare le prerogative dei re merovingi.
Vittoria di Carlo Martello e ascesa carolingia
La vittoria di Carlo Martello (ovvero piccolo Marte) sugli Arabi a Poitiers nel 732 segnò un punto di non ritorno: esso fu il preludio della deposizione del sovrano merovingio e l’ascesa dei Carolingi che, per legittimare l’atto e il diritto alla propria dinastia, crearono un forte legame con la chiesa, tanto che Pipino si fece consacrare con l’olio santo da Bonifacio, un monaco sassone. Per rafforzare ulteriormente la propria posizione, alla corte di Pipino il Breve cominciarono ad essere composte opere di damnatio memoriae nei confronti dei sovrani merovingi, denigrati e definiti come «re fannulloni».
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della morte di Clodoveo sul regno franco?
- Quale ruolo ebbe Brunilde nella politica franca?
- Come avvenne l'ascesa dei Carolingi al potere?
Alla morte di Clodoveo, il regno franco fu attraversato da conflittualità interne, ma mantenne la sua unità e continuò ad espandersi, integrando pratiche amministrative romane grazie all'aristocrazia gallo-romana.
Brunilde, vedova di Sigiberto, giocò un ruolo importante nelle lotte intestine per il trono, ma fu assassinata durante l'ascesa di Clotario II, segnando una svolta nella politica franca.
L'ascesa dei Carolingi avvenne attraverso l'influenza delle famiglie di Arnolfo e Pipino il Vecchio, culminando con la vittoria di Carlo Martello a Poitiers e la deposizione dei Merovingi, legittimata da un forte legame con la chiesa.