Concetti Chiave
- Gerardo Maurisio è noto per la sua Cronaca ezzeliniana, un'opera encomiastica che esalta la famiglia da Romano e copre eventi dal 1183 al 1237.
- Con un background in legge, Maurisio ha svolto ruoli significativi, come rappresentare i da Romano alla lega lombarda, dimostrando il suo impegno verso la famiglia.
- Rolandino da Padova era un maestro di grammatica e retorica nello studium di Padova e partecipò ad assemblee politiche significative nel Duecento.
- Rolandino aveva una posizione anti-ezzeliniana, influenzata dalla sua partecipazione a un'assemblea padovana contro Ezzelino da Romano nel 1228.
- Entrambi gli autori operavano in contesti politici e culturali complessi, contribuendo alla storia e alla retorica del loro tempo.
Indice
Gerardo Maurisio e la cronaca ezzeliniana
Gerardo Maurisio è una fonte di tipo encomiastico, tanto che egli stesso dichiara l’intento encomiastico del suo lavoro. La Cronaca ezzeliniana (anni 1183-1237), dedicata alla moglie di Alberico da Romano Beatrice, ripercorre la storia più recente della Marca con il dichiarato intento di esaltare la famiglia da Romano.
Ruolo di Gerardo Maurisio nella lega lombarda
Nato a Vicenza da una famiglia dell’alta nobiltà, segue le orme del padre e si pone al servizio dei da Romano, avendo il titolo di dottore in legge (figura due volte come iudex). Gerardo Maurisio è colui che rappresenta i da Romano alla riunione della lega lombarda di Bologna (1231) ed è proprio grazie alla sua opera di intercessione che i due da Romano vengono accettati all’interno della lega. Perciò egli non è semplicemente un letterato di corte, che scrive opere encomiastiche, ma ha rapporti molto intensi con la famiglia e crede fermamente negli esponenti che rappresenta in diverse occasioni.
Rolandino da Padova e il suo giudizio su Ezzelino
Rolandino da Padova, che vive in pieno Duecento padovano, appare come maestro di grammatica e retorica nello studium di Padova. Nel 1228 fu presente ad una sorta di assemblea organizzata a Padova per deliberare la guerra contro Ezzelino da Romano: il suo giudizio su Ezzelino non può pertanto essere scevro di pregiudizi, facendo egli parte del fronte anti-ezzeliniano.