Concetti Chiave
- Nel Medioevo occidentale vi era un conflitto tra potere profano, basato sulle leggi, e potere religioso, centrato sul clero e il matrimonio sacramentale.
- Il potere religioso cercava di cristianizzare il matrimonio, mentre il potere laico puntava a mantenere il sistema di produzione e la trasmissione dell'eredità.
- La morale laica permetteva ai mariti relazioni extraconiugali, mentre le donne dovevano preservare verginità e fedeltà.
- Il concubinaggio e la prostituzione erano diffusi, con la virilità maschile esaltata nei valori sociali.
- Le sanzioni per la moralità erano domestiche e private, riflettendo la natura privata di tali norme sociali.
Indice
Conflitto tra poteri nel Medioevo
Il Medioevo vide svilupparsi in Occidente le fasi più o meno aspre di un conflitto tra due poteri: profano e religioso. Il potere profano era fondato sulle leggi; il potere religioso era fondato sull'azione del clero che cercava di far divenire il matrimonio un costume sacramentalmente fondato.
Cristianizzazione e modelli matrimoniali
Nel corso di questa secolare competizione il potere religioso tendeva a sovrapporsi al potere civile: era l'epoca di una progressiva cristianizzazione dell'istituto matrimoniale.
Il modello laico aveva il compito di preservare, nel corso delle generazioni, il permanere di un sistema di produzione; il modello ecclesiastico aveva il compito extratemporale di tenere a freno gli istinti, di respingere il male, contenendo entro stretti limiti gli straripamenti della sessualità.
Morale e valori sociali
Il modello laico aveva lo scopo di mantenere di età in età lo "stato" di una casa; la sua base era la nozione di eredità; il suo compito era di assicurare senza rischi la trasmissione di un capitale di beni, di prestigio, d'onore, e di garantire alla discendenza una condizione, un "rango", per lo meno uguale a quello di cui beneficiavano gli avi. La morale ammessa obbligava il marito a contentarsi della moglie, ma non lo impegnava affatto a negarsi i rapporti con altre donne prima del matrimonio, in quella che nel secolo XVII si chiamava la "giovinezza", né dopo, durante la vedovanza.
Numerosi indizi attestavano l'ampio dispiegarsi del concubinaggio, degli amori ancillari e della prostituzione, come pure l'esaltazione, nel sistema dei valori, delle prodezze della virilità.
In compenso, in una ragazza si esaltava la verginità e si cercava di preservarla con tutta una serie aggrovigliata di divieti precauzionali; in una moglie si esaltava la fedeltà.Questa morale era domestica e privata come erano private le sanzioni che le facevano rispettare.
Domande da interrogazione
- Quali erano i due poteri in conflitto nel Medioevo e su cosa si basavano?
- Qual era il ruolo del modello laico e del modello ecclesiastico nei matrimoni medievali?
- Come venivano percepiti la verginità e la fedeltà nel contesto sociale e morale del Medioevo?
Nel Medioevo, il conflitto era tra il potere profano, basato sulle leggi, e il potere religioso, fondato sull'azione del clero e sulla cristianizzazione del matrimonio.
Il modello laico mirava a preservare il sistema di produzione e la trasmissione del patrimonio, mentre il modello ecclesiastico cercava di contenere gli istinti e respingere il male, limitando la sessualità.
La verginità era esaltata nelle ragazze e preservata con divieti, mentre la fedeltà era esaltata nelle mogli, con una morale domestica e privata che regolava questi valori.