Concetti Chiave
- I comuni uscirono rafforzati dalla lotta contro Federico Barbarossa, ma le tensioni sociali aumentarono.
- L'aristocrazia cittadina iniziò a escludere i mercanti dal consolato, creando conflitti sociali.
- Per risolvere i disordini, i consoli furono sostituiti dal podestà, un funzionario esterno e imparziale.
- Il podestà era supportato da due consigli cittadini composti dalle famiglie più influenti.
- La rinascita degli studi giuridici portò alla creazione di statuti che regolavano la vita cittadina.
Rafforzamento dei comuni
Dalla lotta contro Federico Barbarossa i comuni uscirono rafforzati come istituzione.
Tensioni sociali e dispute
Tuttavia, al loro intento le tensioni sociali, si fecero più evidenti. In particolare l’aristocrazia cittadina, che in passato aveva accolto i mercanti negli organi di governo, incominciò a impedire loro l’accesso al consolato.
Consapevoli del loro potere finanziario, i mercanti intendevano governare al fianco dell’aristocrazia su un piano paritario. Nacquero perciò violente dispute con continui scontri di piazza. Per far fronte a tale situazione fu necessario mutare le forme di governo del comune.Evoluzione del governo comunale
In molti comuni, i consoli furono gradualmente sostituiti da un funzionario stipendiato, il podestà. Proveniente da un’altra città, quindi estraneo alle diverse fazioni in lotta, egli era scelto dall’intera collettività e restava in carica per un tempo determinato, con l’obiettivo di garantire la pace. Ad affiancarlo nella sua attività, operavano due consigli cittadini formati da rappresentanti delle famiglie più influenti: un consiglio maggiore e uno più ristretto. Per alcuni decenni questo nuovo sistema di governo diede buona prova di se. A tale riuscita contribuì la rinascita degli studi giuridici, che portò alla stesura e alla pubblicazione degli statuti, ovvero dei codici che fissavano tutte le leggi che regolavano la vita cittadina.