Concetti Chiave
- La caduta dell'impero romano portò alla fusione delle lingue locali con il latino, creando le lingue neolatine.
- Le lingue neolatine principali formatesi includono l'italiano volgare, il ladino, il francese doil, il francese doc, il rumeno, lo spagnolo e il catalano.
- Il processo di formazione delle lingue neolatine fu lento, impiegando circa 600 anni per sviluppare le prime forme di letteratura nazionale.
- Le prime letterature nazionali emersero in Francia, Spagna e Scandinavia, in parallelo con il potere politico costituito.
- In Italia, la letteratura si sviluppò successivamente, fiorendo in Sicilia, Umbria e Toscana, in contesti di potere politico.
Indice
L'espansione romana e la lingua
Quando Roma intraprese la sua politica espansionistica impose ai popoli conquistati le proprie usanze, la propria cultura e soprattutto la propria lingua, per cui gli idiomi locali vennero, nel corso degli anni, soffocati dalla lingua latina, che si sostituì ad essi.
La caduta dell'impero e le lingue
Quando l’impero romano cadde, nel 476 D. C., venne meno tutta l’impalcatura culturale, oltre che economica e militare, imposta da Roma. Quindi ritornarono a galla, una volta andati via i romani, i linguaggi autoctoni (locali) che però non furono più quelli che erano prima, ma erano mescolati a quanto di romano, o meglio di latino, si era fuso ad essi.
La nascita delle lingue neolatine
Nasce quindi una nuova lingua, nei vari luoghi di denominazione romana, costituita dal sostrato linguistico ( lingua originaria alla base dell’esperienza linguistica dei popoli del posto) più le influenze della lingua romana. Sette sono le lingue neolatine: l’italiano volgare, il ladino, il francese doil, il francese doc, il rumeno, lo spagnolo e il catalano.
Lentezza del processo linguistico
L’impero romano cadde nel 476 D. C. ,le prime forme di letteratura nazionale si hanno tra il 1000 e il 1100 quindi intercorrono 600 anni (6 secoli). Ciò sta a significare quanto sia lento il processo linguistico.
Letteratura e potere politico
Dobbiamo riflettere che le prime letterature nazionali sono quella francese, quella spagnola e quella scandinava, ovvero quelle che hanno un potere politico costituito.
Ciò significa che la letteratura nasce affiancando il potere politico e la dove non c’è un re o un comune o una forza politica, la letteratura stenta a nascere. Per tanto l’Italia, terra in cui manca un potere politico, la letteratura nascerà in ritardo rispetto agli altri stati e quando nascerà fiorirà in Sicilia, presso la corte di Federico II di Svevia, in Umbria intorno ai monasteri, centri di potere e in Toscana, nei comuni più forti di Firenze.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto dell'espansione romana sulle lingue locali?
- Come sono nate le lingue neolatine?
- Qual è la relazione tra letteratura e potere politico secondo il testo?
L'espansione romana ha imposto la lingua latina ai popoli conquistati, soffocando gli idiomi locali che, nel tempo, sono stati sostituiti dal latino.
Le lingue neolatine sono nate dalla fusione del sostrato linguistico locale con le influenze della lingua latina, creando nuove lingue nei territori di dominazione romana.
La letteratura nazionale tende a svilupparsi in presenza di un potere politico costituito, come dimostrato dalle prime letterature nazionali in Francia, Spagna e Scandinavia. In Italia, la mancanza di un potere politico ha ritardato la nascita della letteratura.