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Concetti Chiave

  • L'Islam, nato nel VII secolo, è la terza grande religione monoteista del Vicino Oriente, dopo ebraismo e cristianesimo.
  • Maometto, nato alla Mecca nel 570, ricevette visioni attraverso l'arcangelo Gabriele, proclamando Allah come l'unico dio.
  • La Mecca era un centro di culto politeista con il santuario della Kaaba, oltre ad essere un importante snodo commerciale.
  • I Beduini, nomadi del deserto, veneravano molte divinità, tra cui Allah; alcuni si erano convertiti al cristianesimo o all'ebraismo.
  • Le rivelazioni di Maometto furono raccolte nel Corano, dopo essere state tramandate oralmente e parzialmente trascritte durante la sua vita.

Indice

  1. La nascita dell'islam
  2. Influenza culturale e conversioni
  3. I beduini e la loro organizzazione
  4. La Mecca: centro religioso e commerciale
  5. La rivelazione di Maometto

La nascita dell'islam

La nascita della religione islamica e le grandi conquiste degli Arabi sono gli eventi più importanti del VII secolo, e rappresentano una svolta decisiva nella storia del mondo. L’islam è la terza grande religione monoteista nata nel Vicino Oriente, dopo l’ebraismo e il cristianesimo, e oggi è in competizione con quest’ultimo per la posizione di fede religiosa più diffusa sulla Terra.

Influenza culturale e conversioni

Gli Arabi che vivevano nell’orbita di Roma subivano, come tutti i popoli del Mediterraneo orientale, l’influenza della cultura ellenistica e come gli altri popoli dell’impero, anche quelli della provincia d’Arabia e dei piccoli regni circostanti si erano convertiti al cristianesimo.

I beduini e la loro organizzazione

Ma c’erano anche altri Arabi, che non erano sudditi o clienti dell’impero romano. Erano in gran parte nomadi, che vivevano nel deserto e obbedivano soltanto ai loro capi, allevando cammelli e dedicandosi al commercio e alle razzie. Erano organizzati in clan familiari; i clan si raggruppavano in tribù, capeggiate ciascuna da uno sceicco, parola araba che significa ‘anziano’. Erano chiamati dagli altri Arabi col nome di Beduini (badawi), che significa appunto ‘abitanti del deserto’, e dai Romani col nome di Saraceni. I Romani stringevano accordi coi loro capi per garantire la sicurezza delle piste carovaniere, e arruolavano fra loro dei reggimenti di cavalleria ausiliaria, ma non li avevano mai sottomessi e li consideravano dei temibili selvaggi. Fra i nomadi c’erano diverse tribù cristiane ed ebraiche, ma si trattava di minoranze. La maggior parte dei Beduini era politeista: come tutti i popoli antichi, veneravano un gran numero di divinità. Una di queste era Allah, dio potentissimo e misterioso, che diversamente dagli altri dèi non poteva essere rappresentato da idoli; il suo nome aveva la stessa radice di uno dei nomi di Dio in lingua ebraica, Elohim. Gli Arabi convertiti al cristianesimo usavano proprio il nome di Allah per indicare

il Dio cristiano.

La Mecca: centro religioso e commerciale

Il principale centro di culto dei politeisti era la Mecca, una città nel deserto in cui sorgeva un santuario

chiamato la Kaaba (che significa “edificio a forma di cubo”). Oltre che centro religioso, la Mecca era anche un grande luogo di scambio, dove approdavano i mercanti dall’Oriente e dall’Occidente e dove si accumulavano cospicue ricchezze. Una volta all’anno tutte le tribù del deserto si davano convegno alla Mecca, per compiere un pellegrinaggio al santuario, commerciare e cercare di risolvere con l’arbitrato le loro dispute. Ovviamente gli abitanti della Mecca, e di altri centri urbani nati nelle oasi del deserto, non erano nomadi: il mondo della penisola arabica si fondava sulla coesistenza, non sempre facile, tra vita nomade del deserto e vita urbana sedentaria.

La rivelazione di Maometto

Proprio fra gli Arabi politeisti e sedentari della Mecca nacque nel 570 un uomo chiamato Muhammad, nome che è stato italianizzato in Maometto. Già avanti negli anni, dal 610 Maometto cominciò ad avere delle visioni in cui Allah, per mezzo dell’arcangelo Gabriele, gli rivelava d’essere l’unico dio, lo stesso che aveva già parlato, molto tempo prima, ai profeti degli Ebrei, come Abramo e Mosé, e che poi aveva mandato sulla Terra Gesù Cristo. Ora Dio voleva trasmettere agli uomini una nuova rivelazione, perché gli ebrei e i cristiani si erano allontanati dai suoi insegnamenti, avevano tradito l’Antico Testamento e il Vangelo, e non seguivano più la vera religione: Maometto era l’ultimo e il più importante dei profeti, l’uomo scelto per ricevere la rivelazione definitiva. Nasceva così una nuova religione, l’islam il suo nome è una parola araba che significa ‘sottomissione a dio’, ed è strettamente collegata con la parola salam, che vuol dire ‘pace’. I suoi fedeli vennero chiamati muslim, ‘praticanti dell’islam’, in italiano “musulmani”. Le rivelazioni trasmesse da Maometto ai suoi discepoli, un po’ per volta nell’arco di tutta la sua vita, vennero dapprima tramandate a memoria, o trascritte in forma parziale; solo dopo la morte del profeta furono raccolte tutte in un libro sacro, il Corano.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini dell'Islam e come si è diffuso?
  2. L'Islam è nato nel VII secolo nel Vicino Oriente, fondato da Maometto, che ricevette rivelazioni da Allah. Si è diffuso rapidamente grazie alle conquiste arabe e oggi compete con il cristianesimo come una delle religioni più diffuse al mondo.

  3. Chi erano i Beduini e quale ruolo avevano nella società araba pre-islamica?
  4. I Beduini erano nomadi del deserto, organizzati in clan e tribù, che vivevano di allevamento, commercio e razzie. Erano politeisti e veneravano diverse divinità, tra cui Allah. Erano considerati temibili selvaggi dai Romani.

  5. Qual era l'importanza della Mecca prima dell'Islam?
  6. La Mecca era un centro religioso e commerciale, sede del santuario della Kaaba. Era un luogo di pellegrinaggio annuale per le tribù del deserto, che vi si recavano per adorare, commerciare e risolvere dispute.

  7. Come è stato trasmesso il messaggio di Maometto?
  8. Le rivelazioni di Maometto furono inizialmente tramandate a memoria o trascritte parzialmente dai suoi discepoli. Dopo la sua morte, furono raccolte nel Corano, il libro sacro dell'Islam.

  9. Qual è il significato del termine "Islam" e chi sono i suoi fedeli?
  10. "Islam" significa 'sottomissione a dio' ed è collegato alla parola "salam", che vuol dire 'pace'. I fedeli dell'Islam sono chiamati "musulmani", ovvero 'praticanti dell'islam'.

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