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Concetti Chiave

  • L'Inquisizione medievale, istituita da Gregorio IX nel 1231, era un'attività indagatoria della Chiesa contro gli eretici, con giudici speciali chiamati inquisitores.
  • Gli inquisitori avevano il potere di ricercare e perseguire eretici senza dover rispondere alle autorità religiose locali, ma lo Stato eseguiva le condanne a morte.
  • La legislazione contro l'eresia era radicata nel diritto teodosiano e giustinianeo, considerandola un crimine che minacciava l'unità dello Stato.
  • Nel 1542, sotto Papa Paolo III, nacque l'Inquisizione romana, operativa solo in Italia, con il compito di reprimere le idee eretiche e bloccare la diffusione del protestantesimo.
  • I tribunali dell'Inquisizione erano considerati "giusti" per l'epoca, trattando equamente nobili, ecclesiastici, borghesi e popolani.

Indice

  1. Origini e sviluppo dell'inquisizione
  2. Ruolo dello stato e dell'inquisizione
  3. Inquisizione romana e la sua influenza

Origini e sviluppo dell'inquisizione

Per Inquisizione si intende l’attività indagatoria della Chiesa cattolica contro gli eretici o presunti tali attuata mediante persone e istituzioni. La sorveglianza sulla dottrina aveva caratterizzato la Chiesa fin dalle origini, ma sino al XIII secolo ciò rientrava nell’attività dei vescovi che dovevano vigilare sulla fedeltà ai dogmi cattolici da parte dei fedeli.

Solo a partire da Gregorio IX(1227-1241) si produsse una svolta radicale: di fronte al diffondersi delle eresie la Chiesa affidò la difesa della fede cattolica agli inquisitores, giudici straordinari che ricevettero dal papa uno speciale compito: essi avevano il potere di ricercare e perseguire eventuali eretici senza dover sottostare alle autorità religiose locali. Nacque dunque nel 1231 l’Inquisizione medioevale; essa non era una struttura stabile, poiché interveniva ed agiva solo quando era necessario. L’attività degli inquisitori medievali era tesa a contrastare l’eresia sul piano dottrinale e le sue manifestazioni pubbliche. L’eretico, una volta catturato, veniva invitato a ritrattare; ma quando egli non lo facesse veniva consegnato alle autorità statali che lo condannavano ad essere arso vivo secondo la convinzione per la quale il fuoco è purificatore e si addice agli eretici.

Ruolo dello stato e dell'inquisizione

Era dunque lo Stato a condannare a morte, mentre l’Inquisizione si limitava a investigare e perseguire. Al tempo l’eresia era, infatti, un reato per lo Stato poiché la sua diffusione poteva compromettere l’unità e la compattezza dello Stato stesso. L’eresia era considerata un reato da punire a norma dell’antica legislazione teodosiana e giustinianea operante nei codici di tutti gli Stati europei durante il medioevo e per gran parte dell’età moderna venendo meno solo con la graduale laicizzazione dello Stato a partire dal XVIII secolo.

I tribunali dell’Inquisizione erano tribunali “giusti” da un punto di vista sociale considerati i tempi: infatti, nobili, ecclesiastici, borghesi e popolani erano tutti uguali di fronte agli inquisitori e ricevevano un identico trattamento in un’epoca in cui nobiltà e clero erano ordini privilegiati.

Inquisizione romana e la sua influenza

Nel 1542 nacque l’Inquisizione romana sotto il papato di Paolo III; essa aveva carattere stabile poiché operava in continuazione ed era dedita al controllo e alla repressione delle idee eretiche. Si conferirono a questo scopo poteri straordinari a sei cardinali inquisitori generali. L’inquisizione romana agiva all’interno della sola penisola italiana e aveva la sua sede centrale a Roma dalla quale dipendevano una serie di tribunali periferici presenti in tutti gli Stati italiani. L’inquisizione romana non poté impiantarsi fuori dall’Italia, in quanto i sovrani cattolici non volevano ammettere la presenza di un istituto giudiziario indipendente dalla loro autorità all’interno dei loro Stati. Il campo d’intervento dell’Inquisizione romana era molto esteso: eresia, apostasia della fede cattolica, magia, sortilegio, divinazione, bestemmia, colpe morali e soprattutto blocco alla diffusione della fede protestante in Italia.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo principale dell'Inquisizione medievale?
  2. L'Inquisizione medievale aveva il compito di ricercare e perseguire gli eretici, contrastando l'eresia sul piano dottrinale e nelle sue manifestazioni pubbliche.

  3. Come venivano trattati gli eretici catturati dall'Inquisizione?
  4. Gli eretici catturati venivano invitati a ritrattare; se non lo facevano, venivano consegnati alle autorità statali che li condannavano a essere arsi vivi.

  5. Qual era la differenza tra l'Inquisizione medievale e l'Inquisizione romana?
  6. L'Inquisizione medievale interveniva solo quando necessario, mentre l'Inquisizione romana, nata nel 1542, aveva carattere stabile e operava in continuazione per controllare e reprimere le idee eretiche.

  7. Perché l'Inquisizione romana non si diffuse al di fuori dell'Italia?
  8. L'Inquisizione romana non si diffuse fuori dall'Italia perché i sovrani cattolici non volevano un istituto giudiziario indipendente dalla loro autorità nei loro Stati.

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