Concetti Chiave
- Innocenzo III, nato Lotario dei Segni, era noto per il suo carattere energico e coraggioso, caratteristiche che lo portarono al papato nel 1198.
- Il Papa si impegnò a consolidare la sua autorità spirituale in Europa, giurando fedeltà al popolo romano e al prefetto di Roma.
- Innocenzo III intervenne nella successione imperiale tedesca scegliendo Ottone IV, che inizialmente promise fedeltà al papato.
- Dopo che Ottone IV non mantenne le sue promesse, Innocenzo III lo scomunicò e sostenne l'ascesa di Federico II al trono.
- La battaglia di Bouvines nel 1214 segnò la sconfitta di Ottone IV e l'affermazione dell'influenza papale in Germania, ma Innocenzo III morì nel 1216 prima di vedere i risultati finali delle sue azioni.
Indice
Origini e ascesa di Innocenzo III
Innocenzo III si chiamava Lotario, conte di Segnim ed era nato ad Anagni, non lontano da Frosinone nel 1160. La sua famiglia di origine comprendeva molti uomini d’arme e anch’egli aveva un carattere energico, deciso e coraggioso tipico di coloro che sono abituati a combattere.
Il papa Clemente III era suo zio e nel 1190 nominò cardinale il nipote.
Quando nel 1198 morì Celestino III, il collegio cardinalizio non esitò a eleggere Lotario dei Segni, poiché c’era bisogno di qualcuno molto sicuro di sé, in grado di opporsi alle minacce dell’Imperatore del Sacro Romano Impero.
Fermamente convinto che la missione di guida su tutti spettasse di diritto al Papa, una volta consacrato, si mostrò subito attivo e inflessibile: ottenne che il popolo gli prestasse giuramento di fedeltà ed anche il prefetto di Roma, Pietro di Vico, giurò fedeltà ad Innocenzo III invece che all’Imperatore di cui, però, era il rappresentante.
Lo scopo del nuovo papa era di imporre la propria autorità su tutta l’Europa e fare in modo che tutti lo riconoscessero come guida da seguire e a cui appoggiarsi per ottenere aiuto, giustizia e autorità.
Conflitti di successione in Germania
Nel frattempo, a Messina, era morto Enrico IV, figlio di Federico Barbarossa che aveva lasciato un bambino di tre anni di cui Innocenzo fu ben felice di assumere la tutela. In Germania i nobili non volevano assolutamente riconoscere come successore un ragazzino ed cominciarono ad infuriare le lotte per la successione fra Filippo di Svevia, fratello di Enrico IV e Ottone di Brunswick, figlio del più grande feudatario tedesco. Entrambi i contendenti chiesero al papa di essere riconosciuti come successori e Innocenzo vide in questa richiesta il riconoscimento del suo diritto ad intervenire nella politica. Innanzitutto scartò dal diritto di successione il suo protetto, Federico di Sicilia, perché temeva che il Sud dell’Italia, compresa la Sicilia, si unissero alla Germania. Scartò anche Filippo perché appartenente ad una casata da tempo nemica del Papato e scelse quindi Ottone che dava maggiori garanzia di sottomissione al potere papale. Filippo di Svevia si oppose, ma nel 1208 fu assassinato.
Scomunica e deposizione di Ottone IV
Salito al trono, Ottone di Brunswick – diventato Ottone IV - fu incoronato imperatore dallo stesso Papa a cui fece tutta una serie di promesse, fra cui ritiro dell’esercito dalla penisola italiana e la non intromissione nell’elezione dei vescovi tedeschi. Tuttavia, una volta eletto, non mantenne alcuna promessa, anzi esercitò il potere in modo ancora più autoritario ed occupò i territori della Chiesa e l’Italia meridionale.
Come reazione, Innocenzo III gli lanciò la scomunica; in questo caso, i feudatari non avevano più l’obbligo di ubbidire al loro signore scomunicato per cui la decisione del papa fu la causa di lotte dei nobili tedeschi contro Ottone.
La mossa successiva di Innocenzo III fu di far proclamare imperatore Federico II da parte un gruppo di signori contrari a Ottone. Così, Federico II, a soli 18 anni, nel 1212, giurò fedeltà al papa e, dopo essere sbarcato a Genova, attraversò la Lombardia per recarsi in Germania dove tutti i vescovi gli fornirono aiuti e armi.
Federico II e la Bolla di Eger
Due anni dopo, nel 1214, nella battaglia di Bouvines, Ottone fu sconfitto da un’alleanza orchestrata da Innocenzo III e formata da Federico II e da Filippo Augusto re di Francia.La sconfitta comportò la deposizione di Ottone IV. Quanto a Federico II, egli si sdebitava nei confronti del papa con la solenne dichiarazione di Eger. Con tale documento, chiamato anche Bolla di Eger, Federico promise di tenere separate le corone di Sicilia e di Germania e di indire una crociata in Terrasanta, per far contento il Papa.
Resta comunque il fatto che il Papa aveva raggiunto il suo obiettivo politico: quello di esercitare il suo potere spirituale sulla Germania e su tutto il resto dell’Europa.
Ma la promessa non fu mai mantenuta. Veramente, dopo tante sollecitazioni, alla fine Federico II si decise, ma il papa morì a Perugia nel 1216, mentre si stava recando nell’Italia settentrionale per curare personalmente la spedizione.
Domande da interrogazione
- Chi era Innocenzo III e quale era il suo obiettivo principale come Papa?
- Come Innocenzo III gestì la successione al trono del Sacro Romano Impero?
- Quali furono le conseguenze della scomunica di Ottone IV da parte di Innocenzo III?
- Come riuscì Innocenzo III a far salire al trono Federico II?
- Quale fu l'esito della battaglia di Bouvines e come influenzò il potere di Innocenzo III?
Innocenzo III, nato Lotario dei Segni, era un Papa energico e deciso, il cui obiettivo principale era imporre la sua autorità su tutta l'Europa e farsi riconoscere come guida spirituale e politica.
Innocenzo III scartò Federico di Sicilia e Filippo di Svevia dalla successione, scegliendo Ottone di Brunswick, che prometteva sottomissione al potere papale, ma che poi non mantenne le promesse fatte.
La scomunica di Ottone IV portò a lotte tra i nobili tedeschi contro di lui, poiché i feudatari non erano più obbligati a ubbidire a un signore scomunicato.
Innocenzo III orchestrò un'alleanza contro Ottone IV e fece proclamare imperatore Federico II, che giurò fedeltà al Papa e ricevette supporto dai vescovi tedeschi.
La battaglia di Bouvines vide la sconfitta di Ottone IV da parte di un'alleanza guidata da Federico II e Filippo Augusto, consolidando il potere spirituale di Innocenzo III sulla Germania e sull'Europa.