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Concetti Chiave

  • Gli Ungari, di origine ugro-finnica, invasero l'Europa centrale alla fine del IX secolo, causando distruzione lungo i confini orientali.
  • Stabilirono una base nel medio Danubio, da cui lanciarono incursioni in Germania, Francia e Italia per circa un secolo.
  • Le incursioni ungare in Italia iniziarono nel 899, intensificandosi con attacchi significativi a Pavia e altre regioni.
  • La sconfitta degli Ungari da parte di Ottone I nella battaglia di Lechfeld nel 955 segnò l'inizio della fine delle loro razzie.
  • Gli Ungari si stabilirono definitivamente in Pannonia, fondando il regno d'Ungheria, rafforzato dalla conversione al cristianesimo del loro capo Vajk.

Indice

  1. L'arrivo dei Magiari
  2. Le incursioni in Italia
  3. La sconfitta e l'insediamento
  4. Conversione e integrazione

L'arrivo dei Magiari

Verso la fine del IX secolo l’arrivo in massa dei Magiari (o Ungari) – popoli nomadi di stirpe ugro-finnica, proveniente dalla regione dei Monti Urali – sconvolse i confini orientali dell’Europa. Apparsi lungo il fiume Dnepr- che costituiva la via commerciale sulla quale viaggiavano le pellicce del Nord, nonché il miele e la cera delle foreste russe – gli Ungari si insediarono nelle pianure del medio Danubio; da lì, poi, riuscirono a compiere razzie in Germania, in Francia (anche a Parigi) e persino in Italia, per circa un secolo. Le loro incursioni – come raccontano le cronache si accompagnavano a carneficine e distruzioni.

Le incursioni in Italia

In Italia gli Ungari comparvero intorno all’899, ma in seguito penetrarono a più riprese nella penisola: nel 924 misero a ferro e a fuoco Pavia e in altri momenti riuscirono a spingersi fino nel Lazio e nella Puglia. Le razzie ungare erano tanto più gravi perché concomitanti con quelle dei Saraceni da Sud e dei Vichinghi da Nord.

La sconfitta e l'insediamento

Solo nel 955 Ottone I di Germania affrontò gli Ungari nella pianura di Lechfeld e li sconfisse. La battaglia di Lechfeld è stata spesso indicata come l’evento che pose fine alle scorrerie ungare; in realtà fu soprattutto la creazione di due “marche” a far rallentare e quindi definitivamente cessare le loro razzie: una delle due marche, detta “orientale” (Oest, “Est”) avrebbe dato origine all’odierna Austria (Oesterreich). Ripiegati in Pannonia, allora, gli Ungari vi si insediarono definitivamente e da loro la regione prese il nome di “Ungheria” .

Conversione e integrazione

Nel 996/997 il capo ungano Vajk si convertì al cristianesimo per sposare una principessa bavara; nel 1000 venne incoronato re, cingendo una corona che gli era inviata in dono da papa Silvestro II e mutò il proprio nome in quello di “Stefano” (dal greco, “incoronato”); più tardi, nel 1083, sarebbe stato persino proclamato santo.

Così gli Ungari entrarono a far parte del sistema politico europeo: ciò che era stato un pericolo divenne, in ultima analisi, un fattore di rafforzamento e il segno di una rinata vitalità del sistema politico della nuova Europa che si stava plasmando.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze delle incursioni degli Ungari in Europa?
  2. Le incursioni degli Ungari causarono carneficine e distruzioni in diverse regioni europee, tra cui Germania, Francia e Italia, fino alla loro sconfitta nella battaglia di Lechfeld nel 955.

  3. Come si conclusero le razzie degli Ungari?
  4. Le razzie degli Ungari terminarono principalmente grazie alla creazione di due "marche", una delle quali portò alla nascita dell'Austria, e alla sconfitta nella battaglia di Lechfeld.

  5. Qual è stato il ruolo di Stefano nella storia degli Ungari?
  6. Stefano, originariamente Vajk, si convertì al cristianesimo, divenne re nel 1000 e fu proclamato santo nel 1083, segnando l'integrazione degli Ungari nel sistema politico europeo.

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