Luigio94
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Concetti Chiave

  • La debolezza dell'Impero, coinvolto nella lotta per le investiture e nei contrasti tra Ghibellini e Guelfi, ha favorito il consolidamento dei comuni nell'Italia settentrionale.
  • Federico I, detto il Barbarossa, dopo essere diventato re di Germania, cercò di ristabilire l'autorità imperiale sui comuni italiani, negando loro qualsiasi riconoscimento legale.
  • Papa Alessandro III si oppose alle pretese di Federico I, portando a un'alleanza tra papato e comuni contro l'imperatore.
  • La Lega Lombarda, supportata dal Papa, si formò per difendersi dagli attacchi imperiali, culminando nella vittoriosa Battaglia di Legnano contro l'esercito di Federico I.
  • La pace di Costanza del 1183 sancì una tregua tra l'imperatore e i comuni, permettendo a questi ultimi di esercitare alcuni diritti sovrani.

Indice

  1. La debolezza dell'impero
  2. Federico Barbarossa e i comuni
  3. La dieta e l'opposizione papale
  4. La lega lombarda e la battaglia di Legnano
  5. La pace di Costanza
  6. Matrimonio e alleanze

La debolezza dell'impero

Se i comuni potevano consolidarsi nell’Italia settentrionale, ciò dipese anche dalla debolezza dell’Impero, in preda alla lotta per le investiture contro il papato e ai contrasti che dividevano i grandi feudatari tedeschi ai quali spettava l’elezione dell’imperatore. L’Impero era conteso fra i duchi di Svevia, detti Ghibellini e i duchi di Baviera detti Guelfi. I primi sostenevano l’imperatore e i secondi il Papa.

Federico Barbarossa e i comuni

Nel 1152 diventa re di Germania Federico I° della casata Ghibellina, detto il Barbarossa. L’Impero con lui trovò nuovamente alla sua guida una personalità fortissima. Egli si trovò subito a dover ristabilire la propria autorità sull’Italia dove, nella parte settentrionale, si erano sviluppati i comuni. Qui molti diritti del sovrano erano passati nelle mani del comune (ad esempio, imporre tasse, coniare monete, promulgare leggi) ed era perciò inevitabile un conflitto tra impero e comuni. Il Barbarossa non tardò a scendere in Italia, dove si presentò come sovrano legittimo venuto a restaurare pace e giustizia. Inizialmente sostenitore del Papa, Federico I°, venne a patti con i normanni dell’Italia meridionale, poiché essi erano nemici troppo impegnativi per lui, mentre decise di reprimere l’autonomia dei comuni dell’Italia settentrionale.

La dieta e l'opposizione papale

Dopo aver sottomesso con le armi alcuni comuni, e in particolare Milano, Federico convocò una Dieta (ossia una riunione) di principi, di vescovi, di Germania e d’Italia e di ambasciatori dei quattordici comuni, nella quale rivendicò per sé e per l’impero il pieno esercizio dei diritti che gli spettavano in quanto sovrano. Ai comuni fu negata qualsiasi forma di riconoscimento legale.

Le pretese di Federico trovarono opposizione da parte di Papa Alessandro III che non poteva accettare la restaurazione di un potere imperiale tanto invadente.

La lega lombarda e la battaglia di Legnano

Fu quindi inevitabile che papato e comuni stringessero un’alleanza.

Tra Papa e imperatore iniziò una lotta senza esclusioni di colpi. Alla fine l’imperatore uscì vincente, ma la vittoria fu di breve durata: pochi anni dopo, alcune città diedero vita alla Lega Lombarda, cioè un’alleanza tra le città lombarde. Nell’abbazia di Pontida, presso Bergamo, esse giurarono di essere fedeli la une alle altre e di difendersi dagli attacchi dell’imperatore (1167). La Lega Lombarda era sostenuta dal Papa, nemico dell’imperatore. Il Barbarossa mosse contro di lui e prese Roma: il Papa fu costretto a scappare ed anche l’imperatore fu così costretto a tornare in Germania perché i suoi soldati morivano colpiti da una grave epidemia. Tornati nuovamente in Italia lo scontro definitivo avvenne nella Battaglia di Legnano in cui l’esercito della Lega, stretto intorno al corroccio (il carro sul quale si trovava il gonfalone dell’esercito), sbagliò l’esercito imperiale.

La pace di Costanza

L’imperatore avviò una trattativa con il Papa e stipulò con i comuni una tregua che si concluse con il trattato di pace firmato a Costanza nel 1183. Con la pace di Costanza, i comuni si impegnavano a giurare fedeltà all’imperatore il quale da parte sua concedeva loro di continuare a esercitare la regalia, cioè alcuni diritti spettanti al sovrano. In realtà l’imperatore concedeva quanto richiesto dai comuni non perché era generoso, ma perché era stato sconfitto.

Matrimonio e alleanze

Conclusa la lotta con i comuni il Barbarossa riuscì a far entrare l’Italia meridionale tra i domini della corona, concordando il matrimonio tra suo figlio Enrico e Costanza D’Altavilla, erede del re normanno di Sicilia. Fu un'esperienza efficace per non ricorrere alle armi.

Il matrimonio, infatti, era uno dei modi più frequenti per stipulare alleanze, acquisire matrimoni o addirittura stati.

Successivamente il Barbarossa partì per la Terra Santa alla guida di un esercito di crociati.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali del conflitto tra l'Impero e i comuni nell'Italia settentrionale?
  2. Il conflitto tra l'Impero e i comuni fu causato dalla debolezza dell'Impero, impegnato nella lotta per le investiture e nei contrasti interni, e dalla crescita dell'autonomia dei comuni che avevano assunto diritti sovrani come imporre tasse e promulgare leggi.

  3. Come reagì Federico Barbarossa all'autonomia dei comuni italiani?
  4. Federico Barbarossa cercò di ristabilire l'autorità imperiale sull'Italia settentrionale, reprimendo l'autonomia dei comuni e convocando una Dieta per rivendicare i diritti imperiali, negando ai comuni qualsiasi riconoscimento legale.

  5. Quale ruolo ebbe Papa Alessandro III nel conflitto tra l'Impero e i comuni?
  6. Papa Alessandro III si oppose alle pretese di Federico Barbarossa, non accettando la restaurazione di un potere imperiale invadente, e strinse un'alleanza con i comuni contro l'imperatore.

  7. Cosa fu la Lega Lombarda e quale fu il suo impatto sul conflitto?
  8. La Lega Lombarda fu un'alleanza tra le città lombarde, sostenuta dal Papa, per difendersi dagli attacchi dell'imperatore. Essa giocò un ruolo cruciale nella resistenza contro Federico Barbarossa, culminando nella vittoria alla Battaglia di Legnano.

  9. Come si concluse il conflitto tra l'Impero e i comuni?
  10. Il conflitto si concluse con la pace di Costanza nel 1183, dove i comuni giurarono fedeltà all'imperatore, che a sua volta concesse loro di continuare a esercitare alcuni diritti sovrani, riconoscendo di fatto la loro autonomia dopo essere stato sconfitto.

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