Concetti Chiave
- Carlo Magno progettò la suddivisione dell'impero tra i suoi figli, ma solo Ludovico il Pio sopravvisse e ne divenne il sovrano.
- Ludovico il Pio implementò profondi cambiamenti cristiani e sacrali nell'ideologia del regno, escludendo personaggi scelti da suo padre.
- Con l'Ordinatio imperii, Ludovico pianificò la divisione dell'impero tra i suoi figli, escludendo Bernardo dall'eredità italiana.
- Il Trattato di Verdun del 843 sancì la divisione dell'impero tra Carlo il Calvo, Ludovico il Germanico e Lotario, indebolendo l'unità imperiale.
- La deposizione di Carlo il Grosso nel 887 segnò la fine definitiva dell'impero carolingio, con l'aumento del potere locale e le minacce esterne.
La divisione dell'impero
Restando fedele alla tradizionale concezione patrimoniale del regno, nell’806 attraverso l’atto della Divisio imperii Carlo Magno pianificò una suddivisione dei territori dell’impero fra i suoi tre figli maschi. Tuttavia, la guida dell’impero passò all’unico figlio maschio sopravvissuto, Ludovico; questi assunse successivamente l’appellativo di “Pio” in quanto accentuò molto i caratteri cristiani e sacrali del regno modificandone a fondo l’ideologia.
Ludovico il Pio e l'Ordinatio
In modo energico e talvolta spietato emarginò dalla corte alcuni personaggi scelti da suo padre e nell’817, con l’Ordinatio imperii, dispose che alla sua morte l’impero fosse diviso fra i figli Ludovico, Pipino e Lotario, assegnandogli rispettivamente dei territori nell’intento di sottrarre il regno d’Italia a Bernardo, figlio del fratello Pipino e vicino agli ambienti «tradizionalisti». La decisa politica di rinnovamento trovò nella Consitutio romana (824), che rendeva necessario prima della consacrazione papale il giuramento all’imperatore, un punto fondamentale.
Il Trattato di Verdun
La situazione cambiò con la nascita di un quarto figlio, che costrinse Ludovico il Pio a cambiare le disposizione dell’Ordinatio imperii; questo aprì un contrasto fra il padre e i figli, che continuò anche dopo la morte di Ludovico il Pio e si chiuse nell’843 con il Trattato di Verdun: per la prima volta nelle due lingue volgari (francese e alto-tedesco), affinché tutti capissero, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico si giurarono fedeltà e si riconobbero rispettivamente la supremazia sui territori a ovest e a est del Reno. A Lotario spettò quella fascia che unisce il Mare del Nord con il regno d’Italia, collocata nell’attuale Francia orientale. L’impero ne usciva indebolito e presentava una serie di contraddizioni, il che rafforzava all’interno poteri locali e all’esterno facilitava le scorrerie di Normanni e Saraceni, che ne minacciavano la sicurezza. Nell’887 Carlo il Grosso, imperatore malato e incapace di gestire in modo autorevole la sua carica, fu deposto e ciò può dirsi la fine ultima dell’impero carolingio.
Domande da interrogazione
- Qual era l'intento di Carlo Magno con la Divisio imperii?
- Quali furono le conseguenze del Trattato di Verdun del 843?
- Cosa segnò la fine dell'impero carolingio?
Carlo Magno pianificò la suddivisione dei territori dell'impero tra i suoi tre figli maschi per mantenere la tradizionale concezione patrimoniale del regno.
Il Trattato di Verdun divise l'impero tra i figli di Ludovico il Pio, indebolendo l'impero e facilitando le incursioni di Normanni e Saraceni.
La deposizione di Carlo il Grosso nel 887, a causa della sua incapacità di gestire l'impero, segnò la fine dell'impero carolingio.