Concetti Chiave
- Carlo Magno aveva pianificato di dividere l'impero tra i suoi figli, ma alla sua morte l'unico erede era Ludovico il Pio, che governò fino all'840.
- Ludovico il Pio divise l'impero tra i suoi tre figli, portando a conflitti e alleanze, culminando nel trattato di Verdun dell'843, che sancì la divisione ufficiale.
- I Carolingi persero potere a favore dei feudatari, concedendo loro feudi per ottenere supporto, indebolendo l'autorità centrale.
- Carlo il Grosso riunificò brevemente l'impero ma fu deposto nel 887 per aver pagato i normanni invece di combatterli, portando a ulteriori divisioni regionali.
- Dopo la deposizione di Carlo il Grosso, il regno d'Italia fu conteso da vari feudatari, con Berengario I che prevalse, mentre l'autorità reale rimase solo simbolica.
Indice
La successione di Ludovico il Pio
Carlo Magno aveva deciso di suddividere l'impero tra i figli al momento della sua morte, ma nell'814 l'unico rimasto in vita era Ludovico, detto il Pio. Quindi l'impero fu tutto nelle sue mani fino all'840 quando morì. Egli spartì l'impero fra i suoi 3 figli: la Germania tocco a Ludovico, detto il Germanico, la fascia centrale, che comprendeva Roma ed Aquisgrana, andò a Lotario, insieme al titolo imperiale; la Francia venne assegnata a Carlo, detto il Calvo.
Il trattato di Verdun e le sue conseguenze
La successione fu caratterizzata da una continua alternanza di alleanze e conflitti armati fra gli eredi: poichè Lotario si opponeva alla divisione dell'impero, nell'842, a Strasburgo, Ludovico il germanico e Carlo il calvo strinsero un patto di alleanza contro di lui. Infine con il trattato di Verdun dell'843, anche Lotario accettò di riconoscere la spartizione dell'impero , pur continuando a conservare il titolo di imperatore.
La caduta di Carlo il Grosso
I discendenti di Carlo Magno cercarono l'appoggio dell'aristocrazia , donandole i feudi. Così facendo essi persero sempre più potere rispetto ai grandi feudatari. Nell'882 Carlo il Grosso, l'ultimo dei carolingi, riuscì a ricomporre nelle sue mani l'unità dell'impero. Ma nell'887 Carlo fu deposto dai suoi feudatari, i quali erano indignati poichè egli invece che combattere aveva pagato i normanni affinchè non assalissero Parigi.
La frammentazione del regno d'Italia
Dopo la deposizione, il regno d'Italia venne disputato fra i vari feudatari dell'Italia centro-settentrionale, mentre il resto della penisola rimaneva diviso fra papato, bizantini e fra il ducato longobardo di Benevento. Ad avere la meglio fu il duca Berengario primo, che venne eletto re nell'888. Dopo la sua morte il trono passò a Ugo di Provenza che per un po' riuscì a controllare anche il papato. Egli però non seppe dominare l'aristocrazia romana, così dovette abbandonare Roma. Il regno di Italia era frammentato in ogni ambito e continuava a esistere solo nominalmente.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della divisione dell'impero carolingio dopo la morte di Ludovico il Pio?
- Come influì l'aristocrazia sulla dissoluzione dell'impero carolingio?
- Cosa accadde dopo la deposizione di Carlo il Grosso?
Dopo la morte di Ludovico il Pio, l'impero fu diviso tra i suoi tre figli, portando a conflitti e alleanze tra di loro. Il trattato di Verdun dell'843 sancì la spartizione dell'impero, con Lotario che mantenne il titolo imperiale.
I discendenti di Carlo Magno cercarono l'appoggio dell'aristocrazia donando feudi, ma ciò portò a una perdita di potere rispetto ai grandi feudatari, contribuendo alla frammentazione dell'impero.
Dopo la deposizione di Carlo il Grosso nell'887, il regno d'Italia fu conteso tra vari feudatari. Berengario primo fu eletto re nell'888, ma il regno rimase frammentato e solo nominalmente unito.