DarioA06
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Concetti Chiave

  • Federico di Svevia assunse il potere in Sicilia dopo la morte di Enrico VI, affrontando una crisi politica e consolidando il regno con le Costituzioni melfitane.
  • Le tensioni tra Federico II e i Comuni italiani, sostenuti dalla Chiesa, portarono a una guerra che culminò nella deposizione e sconfitta dei suoi eredi.
  • Dopo Federico II, la Sicilia passò sotto il controllo aragonese in seguito alla rivolta del Vespro contro gli angioini e la pace di Caltabellotta.
  • La Chiesa affrontò nuove eresie, come quelle dei catari e dei valdesi, che mettevano in discussione la dottrina cattolica e il potere politico.
  • L'Inquisizione fu istituita per combattere le eresie, culminando nella crociata contro i catari e la repressione dei movimenti dissidenti.

Indice

  1. Crisi politica e successione imperiale
  2. Conflitti tra Federico II e la chiesa
  3. Rivolta del Vespro e guerra tra angioini e aragonesi
  4. Movimenti religiosi e repressione dell'eresia

Crisi politica e successione imperiale

Alla morte di Enrico VI Hohenstaufen, si aprì una crisi politica, che interessò la successione imperiale. Il regno di Sicilia fu affidato al figlio Federico che però aveva solo 3 anni e quindi era tutelato dal papa. Il titolo di imperatore fu assunto da Ottone di Brunswick, che però venne sconfitto a Bouvines. Il titolo passò a Federico che in Sicilia rafforzò il suo potere, attraverso la divulgazione delle Costituzioni melfitane, la raccolta delle leggi del regno.

Conflitti tra Federico II e la chiesa

Il suo forte potere preoccupò i Comuni, che temevano la riaffermazione dell’imperatore in Italia settentrionale. Anche la chiesa lo temeva e quindi papa Gregorio IX sollecitò l’imperatore ad intraprendere una crociata che si risolse con un successo diplomatico. Al rientro in Italia, Federico II decise di affrontare i Comuni, ciò scatenò ovviamente una guerra che si estese alla chiesa. Il nuovo pontefice Innocenzo IV promulgò una bolla di deposizione di Federico II. Nel 1250 morì e la guerra fu proseguita da suo figlio Manfredi e da suo nipote Corradino. La guerra si concluse con la sconfitta degli eredi di Federico e la vittoria della Francia con Carlo D’Angiò che venne chiamato dalla chiesa.

Rivolta del Vespro e guerra tra angioini e aragonesi

Il regno degli angioini incontrò l’ostilità dei siciliani per l’aumento della pressione fiscale e per il trasferimento della corte a Napoli. Nel 1282 nella capitale esplose la rivolta del Vespro contro i Francesi, che si estese poi ad altre città. I rivoltosi offrirono la corona siciliana a Pietro d’Aragona. Angioini e aragonesi si affrontarono in una lunga guerra che finì nel 1302 con la pace di Caltabellotta: agli aragonesi andò la Sicilia e gli angioini continuarono a governare sull’Italia meridionale.

Movimenti religiosi e repressione dell'eresia

Il consolidamento del potere politico della chiesa avvenne in un tempo in cui le trasformazioni socio-economiche facevano insorgere nuovi bisogni religiosi. Ci furono dei movimenti che si distanziarono dal cristianesimo cattolico. Tra questi quello dei catari e dei valdesi. I catari cominciarono ad apparire in Germania e la loro dottrina si fondava su un principio dualistico, la contrapposizione tra Dio e Satana. Inoltre ritenevano che il mondo fosse creazione di Satana e l’anima di Dio, rifiutavano i sacramenti, e la loro dottrina ebbe dei seguaci soprattutto nei ceti urbani. I valdesi invece provenienti dalla Francia, Italia e Germania, erano accomunati ai catari dal richiamo alla povertà della Chiesa. I poteri secolari, ebbero sospetto nel dissenso religioso perché pensavano che le dottrine sminuissero il potere politico. Dato che anche gli obiettivi di controllo della chiesa convergevano, l’eresia divenne un crimine pubblico di somma gravità. Per la repressione dell’eresia nel 1204 papa Innocenzo III bandì una crociata per sradicare i catari. Per reprimere l'eresia fu istituita l’Inquisizione, una procedura giudiziaria che doveva indagare la presenza di eretici, che se riconosciuti venivano sottoposti alla pena capitale. Nei primi decenni del’300 i catari scomparirono mentre i valdesi si isolarono.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della morte di Federico II?
  2. Alla morte di Federico II, la guerra fu proseguita da suo figlio Manfredi e da suo nipote Corradino, ma si concluse con la sconfitta degli eredi di Federico e la vittoria della Francia con Carlo D’Angiò, chiamato dalla chiesa.

  3. Cosa scatenò la rivolta del Vespro nel 1282?
  4. La rivolta del Vespro fu scatenata dall'ostilità dei siciliani verso gli angioini a causa dell’aumento della pressione fiscale e del trasferimento della corte a Napoli.

  5. Quali furono le principali dottrine dei catari e dei valdesi?
  6. I catari credevano in un principio dualistico tra Dio e Satana, rifiutavano i sacramenti e consideravano il mondo creazione di Satana. I valdesi, simili ai catari, richiamavano alla povertà della Chiesa.

  7. Come fu affrontata l'eresia dalla Chiesa?
  8. La Chiesa affrontò l'eresia con la repressione, bandendo una crociata contro i catari nel 1204 e istituendo l’Inquisizione per indagare e punire gli eretici, che potevano essere condannati alla pena capitale.

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