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Concetti Chiave

  • L'economia medievale si basava principalmente sull'agricoltura, con terre di proprietà di re, nobili o istituzioni religiose.
  • Il sistema curtense organizzava le proprietà in corti, suddivise in domìnico e massarìcio, gestite da proprietari e coloni.
  • Il domìnico era lavorato da servi domestici e i lavoratori erano trattati come schiavi, ricevendo cibo e alloggio dal padrone.
  • Il massarìcio era suddiviso in poderi concessi ai coloni, che pagavano un canone e dovevano eseguire giornate di lavoro gratuite chiamate opere.
  • Alcuni contadini liberi potevano possedere terre proprie, chiamate allodi, oltre a quelle ricevute in concessione.

Indice

  1. L'economia medievale e il sistema curtense
  2. Divisione delle corti e il domìnico
  3. Il massarìcio e la vita dei coloni

L'economia medievale e il sistema curtense

L’economia medievale si basava principalmente sull'agricoltura e sul lavoro dei contadini di terre che solitamente erano di proprietà del re, di nobili o di istituzioni religiose. Un sistema che in quel periodo veniva molto utilizzato era il cosiddetto “sistema curtense” cioè l’organizzazione della proprietà in vaste aziende chiamate in Italia corti (curtes in latino).

Divisione delle corti e il domìnico

Le corti erano divise in due parti. La prima era chiamata domìnico (deriva da dominus, “signore”) era gestita direttamente dal proprietario (laico o ecclesiastico) che la faceva lavorare dai suoi servi domestici. Coloro che lavoravano la terra erano considerati e trattati come schiavi, infatti appartenevano al padrone e da lui ricevevano gli alimenti e l’alloggio.

Il massarìcio e la vita dei coloni

L’ altra parte era definita massarìcio (deriva da massaro, “contadino”),era suddivisa in poderi dati in concessione a coloni (potevano essere sia liberi che servi, ma le loro condizioni di vita erano abbastanza simili). Essi vivevano sul terreno con una loro casa e una loro famiglia, godendo di una certa libertà d’azione anche se erano sempre legati al signore da un vincolo di dipendenza.

Qualche volta i contadini liberi potevano avere anche terre di loro proprietà chiamate allodi, in aggiunta a quelle che avevano ricevuto in concessione dal signore.

Per quanto riguarda le terre ricevute in concessione, i coloni dovevano pagare al proprietario un canone ovvero una parte dei prodotti agricoli che producevano. Inoltre, dovevano concedere delle giornate di lavoro gratuite sui terreni appartenenti al domìnico, chiamate opere (o corvées). Questa attività legava strettamente il domìnico (su cui facevano le opere) al massarìcio (da cui provenivano i contadini che eseguivano le opere).

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