Concetti Chiave
- La crescita della popolazione nel Medioevo portò a una maggiore richiesta di cibo e terre, mentre il terreno diventava meno fertile.
- La carestia del 1315-1317 fu solo la prima di molte, contribuendo alla crisi demografica del XV secolo.
- Molti villaggi furono abbandonati, come dimostra la scomparsa di 350 villaggi in Sardegna.
- Le guerre causarono devastazioni e morti, aggravando la situazione demografica.
- La peste del 1346, diffusa dai tartari, decimò un terzo della popolazione europea, colpendo duramente città come Firenze e Pisa.
Indice
Cause della crisi demografica
Tra le cause principali della crisi demografica che si diramò in Europa nel XV° secolo si possono riscontrare:
- L’aumento della popolazione all’inizio del 1000 che portò al raddoppiamento della popolazione da 40 a 50 milioni in soli 300 anni, ciò significò però molte più bocche da sfamare e più campi da lavorare nonostante il terreno diventasse sempre meno fertile e più magro
- La carestia del 1315-1317 fu la prima di una serie di carestie
- L’abbandono dei villaggi, in Sardegna ad esempio scomparirono 350 villaggi
- Le guerre, che causarono la morte di diverse persone e la devastazione delle campagne
- La peste, nel 1346 la colonia genovese di Caffa venne assediata dai tartari, la città resistette fino a quando la peste colpì i nemici, i quali come ultimo tentativo di imporsi gettarono i corpi dei compagni al di là delle mura.
Aumento della popolazione
Carestie e abbandono dei villaggi
Effetti devastanti della peste
In questo modo il morbo si diffuse rapidamente e alcuni di loro, fuggendo, contaminarono altre zone, nell’arco di due anni la peste si espanse nell’Europa centrale e settentrionale. Si pensa che la peste abbia causato la morte di un terzo della popolazione [25 milioni di persone in meno]: a Firenze ad esempio la popolazione passò da 100.000 a 40.000 mentre a Pisa da 50.000 a 7.500, queste città vennero pesantemente colpite probabilmente per lo scarso igiene delle fogne e degli immondezzai