Concetti Chiave
- Nel XIII secolo, le città dell'Italia settentrionale e centrale erano Comuni liberi, con l'economia guidata da artigiani e mercanti.
- Le Corporazioni di mestieri furono create per proteggere gli interessi economici dei membri e opporsi ai soprusi nobiliari.
- A Firenze, le Corporazioni si dividevano in Arti Maggiori e Minori, con mestieri variabili a seconda dell'istruzione e del prodotto.
- Ogni membro doveva rispettare lo statuto della Corporazione, che regolava orari di lavoro, prezzi e salari.
- Le Corporazioni acquisirono potere politico, riuscendo infine a governare i Comuni e sostituire gli aristocratici.
Indice
L'emergere dei Comuni liberi
Nel XIII secolo d.C., le più grandi città dell’Italia settentrionale e centrali si sono ormai sganciate dall’autorità imperiale e si sono costituite in Comuni liberi. L’economia è in mano ad artigiani e mercanti che hanno organizzato le loro attività secondo norme bel precise.
Per gestire al meglio i propri interessi e dare prosperità ai Comuni, essi costituirono le Corporazioni di mestieri. Il loro scopo era anche quello di difendersi dai soprusi degli aristocratici che, se avessero compiuto ingiustizie nei confronti di un artigiano, si sarebbero trovati di fronte un’opposizione compatta di tutti i membri dell’associazione.Struttura delle Corporazioni
Il numero di Corporazioni variava da città a città, a seconda della grandezza. Per esempio, a Firenze ne furono costituite ventuno. Quasi ovunque esse erano suddivise in Arti Maggiori e Arti Minori. Le Arti Maggiori comprendevano i giudici, i notai, i cambiavalute, i lanaioli, i lavoratori della seta, i conciator, i medici e i farmacisti (chiamati speziali). In pratica, esse comprendevano i cittadini più istruiti della città e coloro che fabbricavano prodotti ricercati all’estero.
Regolamenti e obblighi delle Corporazioni
A Firenze, le Arti Minori comprendevano mestieri più manuali come calzolai, macellai, fabbri, fornai ecc. Era previsto l’obbligo per tutti di iscriversi alla corrispondente Corporazione e per fare questo bisognava essere cittadino del Comune, professare la religione cattolica ed impegnarsi ufficialmente a rispettare lo statuto della propria Corporazione. Lo Statuto fissava delle norme precise: orario di lavoro, giorni di riposo, prezzo di vendita del prodotto o del servizio, salario spettante agli operai. Inoltre, era proibito agli iscritti fare lavori che esulassero dalla loro forma.
Ruolo e potere delle Corporazioni
A capo di ciascuna Corporazione erano posti quattro Consoli o Priori la cui funzione era di vigilare che lo statuto fosse rispettato e di tenere d’occhio i guadagni di ciascuno affinché non ci fossero comportamenti illeciti in un arricchimento improvviso. Ognuna aveva anche una propria chiesa dove i soci si riunivano in occasione delle festività religiose. Fra l’altro, una delle funzioni delle Corporazioni era di creare una forza in grado di opporsi alle prepotenze dei nobili. Per questo, quando i cittadini riuniti si sentirono abbastanza forti iniziarono una lotta contro gli aristocratici per sostituirli nel governo del Comune. La lotta fu lunga e non facile, ma alla fine borghesia ebbe la meglio a tal punto che alla fine del XIII, il governo di tutti i Comuni erano ormai in mano alle Corporazioni.
Domande da interrogazione
- Qual era lo scopo principale delle Corporazioni di mestieri nel XIII secolo?
- Come erano suddivise le Corporazioni a Firenze e quali mestieri comprendevano?
- Quali erano le condizioni per iscriversi a una Corporazione e quali erano le loro funzioni principali?
Le Corporazioni di mestieri furono costituite per gestire al meglio gli interessi degli artigiani e mercanti, dare prosperità ai Comuni e difendersi dai soprusi degli aristocratici.
A Firenze, le Corporazioni erano suddivise in Arti Maggiori e Arti Minori. Le Arti Maggiori includevano mestieri come giudici, notai, e speziali, mentre le Arti Minori comprendevano mestieri più manuali come calzolai e fabbri.
Per iscriversi a una Corporazione, era necessario essere cittadino del Comune, professare la religione cattolica e rispettare lo statuto. Le Corporazioni vigilavano sul rispetto delle norme e si opponevano alle prepotenze dei nobili.