Concetti Chiave
- Nell'Italia settentrionale, durante la lotta per le investiture, le città svilupparono autonomie a causa della debolezza del potere centrale.
- La rivalità tra i duchi di Svevia e Baviera portò alla nascita delle fazioni ghibelline e guelfe.
- Federico I, pur essendo legato ai guelfi per parte di madre, cercò di consolidare il suo potere come re di Germania e d'Italia.
- Federico Barbarossa sfruttò le rivalità cittadine per rafforzare la sua autorità e fu incoronato imperatore a Roma.
- A Roncaglia, Federico riaffermò l'autorità imperiale, costringendo Milano a cedere poteri e riconoscere l'autonomia di Como e Lodi.
I DUCHI DI SVEVIA E BAVIERA SI CONTENDONO LA CORONA IMPERIALE
Indice
Contese tra Svevia e Baviera
Mentre nell' Italia del sud si affermava un regno capace di esercitare una forte autorità centrale, nell'Italia settentrionale lo sviluppo delle autonomie cittadine e il dominio delle città sui contadi furono indubbiamente favoriti dalla scarsa presenza dei re tedeschi all'epoca della lotta per le investiture.
Ribellandosi al padre Enrico IV, Enrico V aveva dovuto accettare la corona da parte dei grandi feudatari.
I due re successivi, Lotario II duca di Sassonia e Corrado III di Hohenstaufen, duca di Svevia ricevettero entrambi la corona dall'elezione dei grandi signori feudali e dei maggiori vescovi.
Durante il regno di Corrado III venne alla luce la rivalità tra i duchi di Svevia, e quelli di Baviera. Dal nome di un castello svevo i partigiani dei primi furono detti ghibellini i seguaci dei secondi presero il nome di guelfi.
L'ELEZIONE A IMPERATORE DI FEDERICO I
Federico I e la corona imperiale
Da queste lotte di fazione riuscì a emergere la figura di Federico I. Egli era nipote di Corrado, ma era anche imparentato con i guelfi per parte di madre; tentò di dare maggiore valore ai suoi titoli di re di Germania e d'Italia. Il capo della famiglia dei Welfen, Enrico il Leone, rimase tuttavia un pericoloso rivale, riunendo nelle sue mani i ducati di Baviera e Sassonia.
Come i suoi predecessori, per rafforzare il proprio potere, anche Federico Barbarossa scese in Italia per cingere la corona imperiale e per riaffermare la propria autorità. La sua azione politica sfruttò inizialmente proprio le rivalità fra i comuni. Federico si recò a Pavia per farsi incoronare re d'Italia e giunse poi a Roma qui mise fine con la forza all' esperienza comunale in atto da qualche anno e ricevette dal papa la corona imperiale.
LA RIAFFERMAZIONE DELL' AUTORITA' IMPERIALE A RONCAGLIA
Riaffermazione dell'autorità a Roncaglia
Federico prese decisamente le parti di Lodi nel conflitto che opponeva questo comune a Milano e assediò per un mese, con il decisivo aiuto di Pavia e Cremona.
Nel settembre di quell' anno ottenne la resa dei milanesi e impose loro di rinunciare ai poteri imperiali usurpati e di riconoscere l'autonomia di Como e Lodi.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali dei conflitti tra i comuni e Federico I?
- Come Federico I cercò di consolidare il suo potere in Italia?
- Quale fu il ruolo di Enrico il Leone durante il regno di Federico I?
I conflitti tra i comuni e Federico I furono principalmente causati dalla rivalità tra i duchi di Svevia e Baviera e dalla volontà di Federico di riaffermare l'autorità imperiale in Italia, sfruttando le rivalità tra i comuni.
Federico I cercò di consolidare il suo potere in Italia scendendo per cingere la corona imperiale, sfruttando le rivalità tra i comuni e imponendo la sua autorità, come dimostrato dall'assedio di Milano e la riaffermazione dell'autonomia di Como e Lodi.
Enrico il Leone fu un pericoloso rivale per Federico I, poiché riunì nelle sue mani i ducati di Baviera e Sassonia, rappresentando una minaccia al consolidamento del potere di Federico.