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Concetti Chiave

  • I comuni italiani erano istituzioni cittadine create dagli abitanti più ricchi e influenti per ottenere diverse forme di autonomia.
  • Le autonomie principali dei comuni includevano aspetti amministrativi, giuridici, economici e politici, come la gestione delle proprie leggi e delle forze armate.
  • L'amministrazione comunale era gestita da un Consiglio maggiore, un Arengo e due Consoli eletti con poteri legislativi ed esecutivi.
  • La città rappresentava un simbolo di libertà, offrendo ai contadini la possibilità di affrancarsi dai vincoli feudali dopo un anno e un giorno di residenza.
  • Il passaggio dalla vita rurale a quella urbana incentivava lo sviluppo economico e sociale, con molti contadini che trovavano lavoro nelle fabbriche cittadine.

Indice

  1. L'istituzione del comune
  2. Obiettivi principali dei comuni
  3. Amministrazione del governo dei comuni
  4. La città come simbolo di libertà

L'istituzione del comune

Il comune era un'istituzione cittadina frutto dell'associazione creata dai cittadini più ricchi e autorevoli.

Obiettivi principali dei comuni

Gli obiettivi dei comuni erano principalmente quattro:

1. 2. 3. autonomia economica: libertà di commercio, di navigazione, libertà di circolazione, imporre le tasse, produrre la propria moneta ("battere moneta")

4.

autonomia politica: formare un proprio esercito, dare vita ad organi di governo cittadini, emanare trattati (dichiarare guerra o pace tra gli Stati)

Amministrazione del governo dei comuni

Nell'amministrazione del governo dei comuni vi erano:

1. Consiglio maggiore: esercita il potere legislativo (fare le leggi)

2. Arengo: assemblea di tutti i cittadini in piazza

3. 2 Consoli: erano eletti per un mandato che andava da sei mesi fino ad un massimo di un anno. Avevano sia il potere legislativo (fare le leggi) sia il potere esecutivo (mettere in pratica le leggi).

La città come simbolo di libertà

A quei tempi si credeva nel fatto che la città rendesse liberi infatti molti dei contadini legati ad un feudatario si trasferivano in città alla ricerca di fortuna in ambito lavorativo (la maggior parte lavorava in fabbriche). Stando in città per un anno e un giorno essi diventavano completamente liberi e ogni vincolo con un feudatario era annullato.

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