Concetti Chiave
- La bolla Unam sanctam del 1302 fu un documento del Papa Bonifacio VIII che esponeva la concezione ierocratica, affermando la supremazia della Chiesa Cattolica per la salvezza.
- Bonifacio VIII rivendicava il diritto del papa di controllare e giudicare il potere temporale attraverso la teoria delle due spade.
- Filippo IV di Francia si oppose alla bolla, sostenendo che il suo potere derivava direttamente da Dio, non dal papa, con il supporto degli Stati generali.
- Nel 1303, gli Stati generali contestarono la legittimità dell'elezione di Bonifacio VIII, sollevando dubbi sulla sua elezione dopo l'abdicazione di Celestino V.
- Un tentativo di cattura di Bonifacio VIII da parte degli inviati di Filippo IV nel 1303, noto come oltraggio di Anagni, fallì grazie a una sommossa popolare.
Bonifacio e la bolla Unam sanctam
Dopo il grande successo ottenuto con il giubileo, Bonifacio pensò di poter riprendere lo scontro con Filippo IV il Bello, pertanto, nel 1302 emanò la bolla Unam sanctam, che può essere definita la più esplicita e articolata esposizione della concezione ierocratica. Nel documento il pontefice proclamava che non c'era alcuna possibilità di salvezza per li uomini al di fuori della Chiesa Cattolica.
Riproponeva la teoria delle due spade e sulla base di ciò rivendicava per il papa il diritto di controllare e giudicare il potere temporale.Filippo IV e gli Stati generali
Filippo IV, assunse nuovamente un atteggiamento di sfida nei confronti del papa utilizzando per i propri fini gli Stati generali, che erano un'assemblea in cui furono radunati i rappresentanti, provenienti da tutte le parti del regno: da qui il nome generali, dei tre ordini o stati: il clero, coloro che pregano; la nobiltà guerriera, coloro che combattono e il terzo stato, coloro che lavorano.
L'assemblea stabilì che il re di Francia aveva ricevuto il potere direttamente da Dio, in questo modo negò la teoria delle due spade secondo cui il potere gli era stato concesso dal papa.
L'oltraggio di Anagni
Nel 1303, su richiesta di Filippo, gli stati generali sollevarono la questione della legittimità dell'elezione di Bonifacio, divenuto papa in condizioni atipiche: l'abdicazione di Celestino V. Sempre nel 1303 un gruppo di inviati di Filippo fece prigioniero Bonifacio in modo da obbligarlo a convocare un concilio che avrebbe dovuto decidere la legittimità della sua elezione. L'operazione non riuscì in quanto il papa fu liberato da una sommossa popolare. Questo avvenimento è chiamato oltraggio di Anagni.