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Concetti Chiave

  • I Comuni nacquero in contesti diversi e non possono essere ricondotti a un'unica tipologia, variando per rapporti con istituzioni e crescita economica.
  • In Italia, i Comuni riuscirono a espandere il loro potere sulle campagne circostanti, mentre in Europa il potere feudale rimase dominante fuori dalle mura cittadine.
  • Il debole potere imperiale in Italia permise ai Comuni di ottenere maggiore autonomia, spesso attraverso scontri diretti con l'impero.
  • La società urbana differiva tra Italia ed Europa: in Italia, la piccola nobiltà cittadina era la classe dirigente, mentre in Europa la borghesia era più influente.
  • Il fenomeno comunale era predominante nel Centro-nord Italia, mentre le città meridionali sotto il Regno normanno non raggiunsero l'autonomia.

Indice

  1. Origine e diversità dei Comuni
  2. Differenze tra Comuni italiani e d'Oltralpe
  3. Autonomia e società urbana

Origine e diversità dei Comuni

Non ci fu un'unica causa, né un unico momento, e neppure un'unica area geografica che caratterizzò la nascita dei Comuni. La loro origine è varia e non è possibile ricondurli a una sola tipologia; anzi, tra i Comuni si registrano molte differenza a seconda delle regioni geografiche in cui sorsero, ma anche tra città vicine.

Queste diversità dipesero dai rapporti che i cittadini instaurarono con le istituzioni superiori, con i feudatari, i re, con l'imperatore o con il papa. Dipesero inoltre dal livello di crescita economica che avevano raggiunto, dalle persone che componevano l'élite della città: dunque nella costruzione dell'autogoverno giocavano diverse variabili. L'unico aspetto presente in tutte le città comunali era la contrapposizione al vecchio sistema feudale, come espressione di forze sociali emergenti.

Differenze tra Comuni italiani e d'Oltralpe

Tra i Comuni italiani e quelli d'Oltralpe ad esempio si riscontrarono numerose differenze. Nei Comuni del Centro e del Nord Europa l'autonomia delle città faticò ad affermarsi e fu meno estesa che in Italia. Le città erano come delle piccole isole in un "mare feudale". Al di fuori delle loro mura il potere del feudatario restava grandissimo e per questo il potere delle città non riuscì a estendersi sul territorio circostante. Al contrario il Comune italiano impose subito il proprio potere sulle campagne circostanti, il contado, limitando molto l'autorità feudale. I Comuni in Italia assunsero quindi ben preso la fisionomia di piccoli Stati territoriali con una forte propensione all'espansione. Ciò contribuì ad alimentare un forte senso di appartenenza cittadina che caratterizzò la penisola italiana per secoli.

Autonomia e società urbana

I Comuni italiani potevano avvantaggiarsi infatti della debolezza del potere imperiale sul territorio. Nel resto dell'Europa le città chiedevano al re o all'imperatore le libertà e i privilegi per favorire i loro commerci; in Italia invece si arrivò anche allo scontro diretto con l'impero per ottenere maggiore autonomia.

Anche la composizione della società urbana presentava delle differenze: nella città d'Oltralpe la borghesia era più influente di quella italiana. Nei Comuni italiani fu la piccola nobiltà residente in città a costituire la classe dirigente, una nobiltà divisa e in lotta per il potere. Le élites cittadine erano organizzate in fazioni politiche, consorterie, o associazioni di mestiere in perenne contrasto tra loro. Infine in Italia il fenomeno comunale caratterizzò soprattutto il Centro-nord della penisola, mentre le città meridionali, sotto il forte Regno normanno, non ottennero mai una completa autonomia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali differenze tra i Comuni italiani e quelli del Centro e Nord Europa?
  2. Nei Comuni italiani, l'autonomia si affermò rapidamente e si estese alle campagne circostanti, mentre nei Comuni del Centro e Nord Europa l'autonomia era limitata e le città erano come isole in un "mare feudale".

  3. Quali fattori influenzarono la nascita e lo sviluppo dei Comuni?
  4. La nascita e lo sviluppo dei Comuni furono influenzati dai rapporti con le istituzioni superiori, dal livello di crescita economica e dalla composizione dell'élite cittadina, con una comune opposizione al sistema feudale.

  5. Come si differenziava la composizione sociale nei Comuni italiani rispetto a quelli d'Oltralpe?
  6. Nei Comuni italiani, la piccola nobiltà urbana costituiva la classe dirigente, mentre nei Comuni d'Oltralpe la borghesia era più influente.

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