Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La società medievale era divisa in tre ordini: clero, nobiltà e terzo stato, con i primi due godenti di grandi privilegi.
  • La Chiesa deteneva un potere significativo sia spirituale che temporale, controllando l'educazione e influenzando i cavalieri.
  • I signori vivevano in castelli come simbolo di ricchezza e potenza, mentre i cavalieri servivano i signori e partecipavano a tornei per prestigio.
  • I chierici, spesso preti, erano i custodi della cultura scritta e del sapere, mentre i giullari si occupavano della trasmissione orale dei testi.
  • I contadini, durante la costruzione delle cattedrali, si trasferivano in città per diventare artigiani, ma erano soggetti a violenze, carestie ed epidemie.

Indice

  1. La struttura sociale del Medioevo
  2. Il potere della Chiesa
  3. I signori e i cavalieri
  4. I chierici e i giullari
  5. La vita dei contadini

La struttura sociale del Medioevo

Nel Medioevo, la società comprendeva tre ordini: il clero, la nobiltà e il terzo stato, cioè I contadini, I commercianti gli artigiani e la borghesia in generale. I primi due ordini godevano di grandi privilegi e questo ci permette di affermare che la società medioevale era basata sull’ingiustizia e l’inuguaglianza.

Il potere della Chiesa

Nel Medioevo la Chiesa era molto potente perché, contemporaneamente, aveva il potere spirituale e il potere temporale ; infatti, per esercitare la sua funzione, il doveva essere consacrato dalla Chiesa.

Essa deteneva il monopolio dell’educazione e spesso i cavalieri erano a suo servizio.

I signori e i cavalieri

Nella società del Medioevo, oltre alla Chiesa si distinguevano :

i signori che vivevano in un castello circondato da mura e da un fossato che erano il si,bolo dellsa loro ricchezza e della loro potenza. Se durante una guerra essi erano vinti, i loro nemici radevanio il castello al suolo

I cavalieri erano di origine nobiliare, ma non possedevano beni fondiari. Perché in caso di successioni, i beni passavano tutti al primogenito. Essi si mettevano al servizio di un signore e lottavano per difenderlo, per conquistare a suo favore delle terre e per difendere la religione cristiana. Non erano mai soli ed essi combattevano in gruppo e per aumenti il prestigio e la forza, partecipavano ai tornei; in caso di vittoria spesso avevano il diritto di poter sposare la figlia del signore.

I chierici e i giullari

I chierici erano istruiti e quindi sapevano leggere scrivere. Molto spesso erano preti oppure erano in procinto di diventarlo. Sono loro che trasmettevano i testi scritti e che avevano il monopolio della cultura.

I giullari sapevano suonare gli strumenti musicali, cantare e a volte erano anche acrobati. Recitavano le poesie, soprattutto le “chansons de geste”. Dunque, si occupavano della trasmissione orale dei testi scritti. Poco a poco la loro importanza diminuisce e si trasformano in menestrelli che vivono alla corte dei nobili. A loro si deve la diffusione della lirica cortese.

La vita dei contadini

Nel Medio Evo esistevano anche i contadini che durante il periodo della costruzione delle cattedrali, abbandonavano la campagna per andare ad abitare in città per diventare artigiani (carpentieri, scalpellini, muratori, ecc…) La popolazione delle città e della campagna era spesso oggetto di atti violenti (guerre, razzie, ecc…), vittime di carestie soprattutto quando la raccolta non era sufficienti o di epidemie come la peste nera del 1348.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano i tre ordini principali della società nel Medioevo?
  2. Nel Medioevo, la società era divisa in tre ordini principali: il clero, la nobiltà e il terzo stato, che includeva contadini, commercianti, artigiani e la borghesia.

  3. Qual era il ruolo della Chiesa nella società medievale?
  4. La Chiesa deteneva un grande potere sia spirituale che temporale, aveva il monopolio dell'educazione e spesso i cavalieri erano al suo servizio.

  5. Quali erano le condizioni di vita dei contadini nel Medioevo?
  6. I contadini spesso abbandonavano la campagna per diventare artigiani in città, ma erano soggetti a violenze, carestie ed epidemie come la peste nera del 1348.

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