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Concetti Chiave

  • Firenze era la città dominante in Toscana, controllando due terzi del territorio, incluso il porto di Pisa e Livorno.
  • Cosimo de Medici, un influente banchiere, instaurò un potere simile a una signoria a Firenze, senza mai assumere titoli ufficiali per rispetto della libertà comunale.
  • Cosimo introdusse la diplomazia come strumento politico, mediando nella guerra tra Milano e Venezia e contribuendo alla pace di Lodi nel 1454.
  • La pace di Lodi avviò la politica dell'equilibrio in Italia, dove gli stati si impegnavano a non espandersi ulteriormente attraverso conflitti.
  • Lorenzo de Medici, nipote di Cosimo, fu un grande promotore del mecenatismo, supportando artisti e guadagnandosi il titolo di "Magnifico".

Indice

  1. Il dominio di Firenze
  2. Cosimo de Medici e la diplomazia
  3. La pace di Lodi e l'equilibrio
  4. Lorenzo de Medici e il mecenatismo

Il dominio di Firenze

Anche in Toscana esisteva un vasto stato regionale di cui la città dominante era Firenze, che comprendeva i due terzi della Toscana compreso il porto di Pisa e quello di Livorno.

Cosimo de Medici e la diplomazia

Firenze era dominata da tre o quattro famiglie di potenti, tra le quali emerse uno degli uomini più ricchi d’Europa, Cosimo de Medici, che era un ricco e famoso banchiere ed era soprattutto il banchiere del papato al quale era molto legato.

Cosimo nel 1434 instaurò a Firenze un potere molto simile a quello della signoria, ma non si fece mai chiamare formalmente signore o principe e non ricoprì formalmente nessuna carica di governo, perché i fiorentini erano tropo attaccati alla loro libertà comunale e si sarebbero ribellati. Comunque Cosimo concretamente comandava tutta la politica della città sia interna che estera.

Cosimo ebbe anche un ruolo molto importante nella guerra tra Milano e Venezia, ponendosi come mediatore. Egli non agì con le armi, ma con il sistema che ancora oggi si chiama diplomazia e che fu introdotto proprio da lui. La diplomazia è la politica che si svolge mediante contrattazioni e trattati invece che con la guerra e si chiama così dalla parola diploma, che era il foglio su cui si scrivevano i termini degli accordi tra due stati.

La pace di Lodi e l'equilibrio

Grazie a questa politica nel 1454, il doge e Francesco Sforza firmarono la pace di Lodi, fissando il fiume Adda come confine tra i reciproci stati.

La pace di Lodi inaugurò in Italia la politica dell’equilibrio, cioè ogni stato si impegnava a non espandersi ulteriormente attaccando gli altri. Questa politica durò fino al 1492 quando morì il suo grande promotore, cioè Lorenzo de Medici, nipote di Cosimo.

Lorenzo de Medici e il mecenatismo

Lorenzo fu un personaggio molto importante e simbolo del mecenatismo, cioè della protezione data da un principe ad artisti, scultori, pittori, poeti, architetti, che in cambio davano lustro alla sua casata. Questo fu quello che fece Lorenzo de Medici che gli valse l’appellativo di Magnifico.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo di Cosimo de Medici nella politica di Firenze?
  2. Cosimo de Medici, pur non assumendo formalmente cariche di governo, comandava tutta la politica di Firenze, sia interna che estera, instaurando un potere simile a quello della signoria.

  3. Come contribuì Cosimo de Medici alla pace tra Milano e Venezia?
  4. Cosimo de Medici agì come mediatore nella guerra tra Milano e Venezia, utilizzando la diplomazia anziché le armi, portando alla firma della pace di Lodi nel 1454.

  5. Qual è stato l'impatto di Lorenzo de Medici sulla cultura e l'arte?
  6. Lorenzo de Medici, noto come il Magnifico, fu un grande promotore del mecenatismo, proteggendo artisti e intellettuali, il che contribuì a dare lustro alla sua casata.

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