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Concetti Chiave

  • Il fallimento della spedizione di Sapri evidenziò la necessità di un'azione diplomatica per preparare la guerra all'Austria, con il supporto di una potenza estera come la Francia.
  • Luigi Napoleone Bonaparte divenne imperatore dei Francesi nel 1852, dopo un colpo di stato che lo portò al potere, sostenuto dalla borghesia finanziaria e industriale.
  • Sotto il governo di Napoleone III, la Francia vide la creazione di grandi società finanziarie e opere pubbliche per facilitare il commercio e l'espansione coloniale.
  • Napoleone III appoggiava l'indebolimento dell'Austria e della Prussia per favorire gli interessi francesi e vedeva positivamente l'unificazione italiana per contrastare l'influenza inglese.
  • La creazione di uno stato nazionale italiano poneva il problema dello stato pontificio, ma Napoleone III contava su un accordo con il papato per mantenere il sostegno cattolico.

Indice

  1. Il fallimento della spedizione di Sapri
  2. L'ascesa di Napoleone III
  3. La politica di Napoleone III
  4. Obiettivi francesi in Italia
  5. La questione dello stato pontificio

Il fallimento della spedizione di Sapri

Il fallimento della spedizione di Sapri dimostrò che le tesi del Cavour erano giuste. Occorreva preparare la guerra all'Austria con una accurata e attenta azione diplomatica, occorreva trovare una potenza che avesse interesse alla liberazione italiana. Questa potenza fu la Francia.

L'ascesa di Napoleone III

Nel 1851 il presidente della repubblica Luigi Napoleone Bonaparte aveva dato vita a un colpo di stato col quale si preparò l’ascesa al trono che era stato di suo zio. Nel 1852, infatti, venne proclamato imperatore dei Francesi, col nome di Napoleone III (il figlio di Napoleone I, il re di Roma, era morto giovane).

La politica di Napoleone III

Ciò fu possibile poiché la borghesia finanziaria e industriale (cioè i banchieri e i produttori) aveva bisogno di ordine e disciplina all'interno, per svilupparsi meglio e sviluppare una vasta politica di espansione coloniale e commerciale, in concorrenza soprattutto con l'Inghilterra.

Napoleone III appoggiò queste rivendicazioni. Sotto il suo governo si ebbero la creazione di grandi società finanziarie (per il commercio e il prestito di capitali), grandi opere pubbliche atte a facilitare gli scambi commerciali e la produzione (ferrovie, canali nel 1859 venne iniziata la costruzione del canale di Suez).

Obiettivi francesi in Italia

In politica estera Napoleone III, per fare gli interessi francesi, vedeva di buon occhio l'indebolimento dell'Austria e della Prussia (pericolose confinanti della Francia in Europa centrale) e l'indebolimento economico dell'Inghilterra. Aiutando l'Italia a diventare stato nazionale si sarebbero raggiunti (dal punto di vista francese) diversi obiettivi (indebolire l'Austria, favorire l‘influsso economico e politico francese, anziché inglese, correvano buoni rapporti tra Piemonte e Inghilterra, sulla nuova nazione italiana).

La questione dello stato pontificio

Questo progetto presentava solo una difficoltà: fare lo stato nazionale italiano significava anche far cadere lo stato pontificio, il che aveva preoccupato già Napoleone quando era ancora presidente della repubblica e temeva dì perdere l’appoggio dei cattolici di Francia. Ma ora era imperatore, quindi il suo potere poggiava su basì più salde di prima; inoltre Napoleone confidava di poter convincere gli Italiani a trovare un accordo onorevole con il papato.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la strategia di Napoleone III per sostenere l'unificazione italiana?
  2. Napoleone III vedeva di buon occhio l'indebolimento dell'Austria e della Prussia e intendeva aiutare l'Italia a diventare uno stato nazionale per favorire l'influsso economico e politico francese, indebolendo così l'Austria e l'Inghilterra.

  3. Quali furono le azioni interne di Napoleone III per sostenere l'economia francese?
  4. Sotto il governo di Napoleone III, furono create grandi società finanziarie e realizzate opere pubbliche come ferrovie e canali, per facilitare gli scambi commerciali e la produzione, in linea con le esigenze della borghesia finanziaria e industriale.

  5. Qual era la principale preoccupazione di Napoleone III riguardo alla creazione di uno stato nazionale italiano?
  6. La principale preoccupazione di Napoleone III era la caduta dello stato pontificio, che poteva far perdere l'appoggio dei cattolici di Francia, ma confidava di poter trovare un accordo onorevole con il papato.

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