Concetti Chiave
- La seconda guerra mondiale iniziò con l'invasione della Polonia da parte di Germania e URSS nel 1939, espandendosi rapidamente in Europa e Asia.
- Hitler tentò di conquistare la Gran Bretagna attraverso l'operazione "Leone marino", ma la resistenza britannica fermò l'avanzata tedesca.
- La resistenza partigiana si sviluppò in tutta Europa, contrastando l'occupazione nazista e giapponese con azioni armate e non violente.
- Nel 1942, gli anglo-americani e i sovietici iniziarono a ribaltare le sorti del conflitto, portando alla liberazione dell'Italia e alla resa della Germania nel 1945.
- La guerra terminò con la resa del Giappone dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, mentre in parallelo si consumava la tragedia della Shoah.
Indice
L'inizio del conflitto
La seconda guerra mondiale fu originata dall’azione aggressiva della Germania in Europa e del Giappone in Asia.
Il 1° settembre 1939 Hitler invase la Polonia insieme ai sovietici, dividendosi il territorio.
L'espansione tedesca e italiana
Hitler occupò Danimarca e Norvegia per accerchiare la Gran Bretagna e Belgio e Olanda per attaccare la Francia.
Parigi venne occupata e l’armistizio previde il controllo tedesco su quasi tutto il paese.
Colpito dalla rapidità dei successi di Hitler, Il 10 giugno 1940 Mussolini annunciò dal balcone di Palazzo Venezia che era stata dichiarata guerra alla Francia e all’Inghilterra.
Hitler tentò di occupare la Gran Bretagna guidata da Winston Churchill (operazione “Leone marino”), ma per la prima volta la Germania incontrò una resistenza tenace. Hitler utilizzò quindi la guerra in cielo, con bombardamenti massicci e devastanti a scopo di terrorizzare i civili e indurre il governo a cedere. Ma la battaglia d’Inghilterra non fu un successo per Hitler, che dovette ritirarsi.
Intanto Mussolini aspirava a un piano di conquiste autonome rispetto a quello tedesco. Attaccò la Grecia, ma fallì per impreparazione militare e anche l’attacco all’Africa mediterranea dimostrò l’impossibilità di autonomia dalla Germania.
A metà del 1941 l’intera Europa, era ormai sotto il controllo nazista. Nel frattempo il Giappone aveva assoggettato tutto il sud-est asiatico.
Senza alcun preavviso, La Germania invase l’URSS (“operazione Barbarossa”), pensò a un rapido annientamento della potenza nemica, ma con l’inverno russo la guerra lampo si trasformò in guerra di logoramento.
Verso la fine del 1941, il Giappone entra in guerra per estendere i territori dell’Impero giapponese nell’ oceano Pacifico e sul continente asiatico, mentre Stati Uniti e Gran Bretagna gli dichiarano guerra.
La resistenza e la guerra in Asia
L’occupazione tedesca in Europa e quella giapponese in Asia incontrarono l’opposizione di una parte della popolazione dove si organizzò un movimento di resistenza clandestina, i cui membri vennero chiamati partigiani. La resistenza fu un fenomeno presente in tutti i paesi, compresi quelli alleati alla Germania e la stessa Germania. Alcuni partigiani si dedicavano ad azioni armate: assalti a truppe tedesche o a convogli che trasportavano armi; sabotaggio di vie di comunicazione. I gruppi partigiani organizzavano anche l’evasione dal carcere di oppositori o di compagni catturati e talvolta il loro espatrio con documenti falsi. Ugualmente importanti furono altre attività, che vengono indicate come "resistenza non violenta" che si esprimevano attraverso manifestazioni e scioperi.
La fine del conflitto in Europa
Durante il 1942 le sorti del conflitto volsero a favore degli anglo-americani e dei sovietici, alleati nella lotta per la “resa senza condizioni” della Germania.
Il Gran Consiglio del Fascismo votò a sfavore di Mussolini e formò il nuovo governo di Badoglio, il quale firmò l’armistizio con gli anglo-americani. Mussolini, liberato dai tedeschi, fondò la Repubblica Sociale Italiana di Salò.
Gli anglo-americani iniziarono la liberazione dell’Italia partendo dal meridione e per tutto l’inverno 1944-1945 furono bloccati dai Tedeschi lungo la linea gotica, un potente sistema di difesa che impediva l’accesso alla pianura padana.
Nei primi giorni di aprile del 1945, le truppe Anglo-Americane con l’appoggio di alcuni reparti italiani sfondarono la linea gotica
Mussolini, dopo inutili trattative di resa, il 25 aprile abbandonò Milano dirigendosi verso Como. Fermato dai partigiani, il 28 aprile 1945 fu fucilato insieme ad altri gerarchi fascisti, e i cadaveri furono esposti davanti a una gran folla. Due giorni dopo Hitler si suicidò.
La guerra in Europa era finita, ma proseguiva ancora in Asia, contro il Giappone.
La resa del Giappone
Il 6 e 9 agosto 1945 gli Americani sganciarono sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki due bombe atomiche. I Giapponesi dovettero accettare la resa senza condizioni.
Finiva così la seconda guerra mondiale.
La Shoah e i campi di concentramento
A fare da sfondo a questo periodo, ci fu il fenomeno della Shoah. Hitler intendeva creare un mondo perfetto costituito unicamente dalla razza ariana. Fece costruire i campi di concentramento, di sterminio e di lavoro dove vennero uccisi zingari, omosessuali, testimoni di Geova e soprattutto Ebrei.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali dell'inizio della seconda guerra mondiale?
- Come reagì la Gran Bretagna all'attacco tedesco?
- Quale fu il ruolo della resistenza durante l'occupazione tedesca e giapponese?
- Come si concluse la guerra in Europa e in Asia?
- Quali furono le conseguenze della Shoah durante la seconda guerra mondiale?
La seconda guerra mondiale fu originata dall'azione aggressiva della Germania in Europa e del Giappone in Asia, con l'invasione della Polonia da parte di Hitler il 1° settembre 1939.
La Gran Bretagna, guidata da Winston Churchill, resistette tenacemente all'operazione "Leone marino" di Hitler, che tentò di occupare il paese attraverso massicci bombardamenti aerei.
La resistenza fu un movimento clandestino presente in tutti i paesi occupati, con azioni armate e non violente, come sabotaggi e manifestazioni, per opporsi all'occupazione.
La guerra in Europa finì con la resa della Germania e la morte di Hitler, mentre in Asia si concluse con la resa del Giappone dopo il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
La Shoah fu un genocidio perpetrato da Hitler per creare un mondo ariano, con la costruzione di campi di concentramento e sterminio dove furono uccisi milioni di Ebrei e altre minoranze.