Concetti Chiave
- La specializzazione nella lavorazione dei metalli ha segnato un rapido sviluppo della civiltà preistorica, portando alla nascita di villaggi e città.
- Il rame è stato il primo metallo lavorato, seguito dalla scoperta del bronzo, ottenuto mescolando rame e stagno.
- Il ferro, più resistente e durevole, ha segnato una svolta nella lavorazione dei metalli nel periodo preistorico.
- La scoperta della scrittura ha segnato la fine della preistoria, permettendo la registrazione di documenti scritti e l'inizio della storia.
- Lavorare il rame inizialmente avveniva tramite battitura, poi si è sviluppata la tecnica della fusione grazie alla capacità del rame di fondersi al fuoco.
Indice
L'evoluzione della civiltà preistorica
La specializzazione degli uomini preistorici portò ad uno sviluppo rapidissimo della civiltà. Nacquero villaggi, città, si scoprirono nuovi materiali da lavorare.
L'inizio dell'età dei metalli
Ormai siamo giunti, infatti, ad una nuova età preistorica, quella che chiamiamo dei metalli. II primo metallo ad essere lavorato dall'uomo fu il rame. Poi si imparò a mescolare rame e stagno e si ottenne il bronzo. Si scoprì e si utilizzò, infine, un metallo più resistente e durevole degli altri: il ferro.
La scoperta della scrittura e della storia
A questo punto la preistoria può considerarsi finita, anche perché, contemporaneamente alla scoperta del bronzo e del ferro, l’uomo è riuscito ad inventare la scrittura. Il che già permette di lasciare dietro di sè documenti scritti, fonti vere e proprie.
E quando ci sono le fonti parliamo di storia.
La lavorazione del rame
Presumibilmente le cose andarono così, un giorno un uomo si accorse che una pietra, battuta, rivelava strane caratteristiche, si modellava con facilità, senza scheggiarsi; per di più perdeva la sua scorza esteriore e diventava lucente; era una pietra di rame.
La tecnica della fusione
Dapprima, naturalmente il rame fu lavorato per battitura (cioè sagomando i pezzi di minerale a colpi di martello o di mazzuolo), poi l'uomo si accorse che, al fuoco, quel materiale si fondeva e che raffreddandosi, conservava la forma che gli era stata impressa quando era allo stato fuso. Nacque quindi la tecnica della fusione.