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Concetti Chiave

  • La demografia storica studia popolazioni del passato usando fonti scritte e non, stimando dati quantitativi per periodi senza statistiche moderne.
  • Intorno al 4000 a.C., si stima che la popolazione mondiale fosse di circa 14 milioni, con insediamenti principali in Mesopotamia, Iran, Egitto, India, Cina, e alcune aree d'Europa.
  • In Europa, l'Inghilterra aveva circa 200.000 abitanti, mentre Italia e Spagna ne avevano forse 400.000, meno rispetto all'Europa centrale vicino ai fiumi Danubio e Reno.
  • Il continente americano era scarsamente popolato con non più di un milione e mezzo di abitanti all'epoca del Neolitico.
  • Dall'8000 a.C. ad oggi, la popolazione mondiale è cresciuta da poche decine di milioni fino a sei miliardi alla fine del 1999, con un significativo aumento dal XIX secolo.

Quanti erano gli abitanti della Terra alla fine del Neolitico? A questa domanda risponde una scienza molto particolare, che viene chiamata demografia storica.

Indice

  1. Definizione e scopo della demografia
  2. Metodi della demografia storica
  3. Stime della popolazione nel 4000 a.C.
  4. Distribuzione della popolazione antica
  5. Crescita della popolazione mondiale

Definizione e scopo della demografia

La demografia (dal greco démos =“popolo”e grafo = “scrivo”) è un ramo della statistica che si occupa della quantità di popolazione: ci dice cioè se e in quale misura una popolazione aumenta o diminuisce, come è composta e come si suddivide per sesso e fasce di età, quanto a lungo vive, quali sono le tendenze per il futuro ecc. Si dice incremento demografico la crescita del numero degli abitanti, che va sempre riferita a un preciso territorio e a un preciso intervallo di tempo (per esempio: la popolazione italiana nell’anno 1950, la popolazione degli Stati Uniti nel decennio 1891-1900), Il contrario dell’incremento è il decremento demografico o calo della popolazione.

Metodi della demografia storica

La demografia storica studia l’andamento quantitativo della popolazione delle civiltà del passato, e in particolare dei tempi in cui le moderne statistiche non esistevano. Usando fonti di vario tipo (scritte: per esempio, i registri delle parrocchie o quelli delle tasse; non scritte: per esempio, i resti delle sepolture o le fondamenta delle abitazioni ritrovati dagli archeologi) gli studiosi di questa disciplina riescono a stimare (cioè a valutare in modo solo approssimativo, non a contare con precisione) i dati quantitativi riguardanti le popolazioni più antiche delle quali siamo a conoscenza.

Stime della popolazione nel 4000 a.C.

Per esempio, è stato calcolato che intorno al 4000 a.C. in tutto il mondo vivevano circa 14 milioni di persone. Naturalmente si tratta di un calcolo approssimativo e provvisorio, eseguito dagli studiosi in base agli indizi rilevati in tutti gli insediamenti umani scoperti fino a oggi. Nuove scoperte potrebbero domani cambiare profondamente questi dati. Gli insediamenti scoperti sono soprattutto concentrati nell’attuale Iraq (l’antica Mesopotamia), nell’Iran, sulla costa della Siria e della Palestina, nella penisola dell’Anatolia (l’odierna Turchia), in Egitto (lungo il corso del Nilo), in India (nella valle del fiume Indo), in Cina orientale (lungo il fiume Giallo), nell’Europa centro-orientale (con addensamenti minori e insediamenti meno importanti, ma sempre vicino ai maggiori corsi d’acqua).

Distribuzione della popolazione antica

In Europa alcune aree erano pochissimo abitate: l’Inghilterra da circa 200.000 persone, l’Italia e la Spagna forse da 400.000. Più popolata probabilmente era l’Europa centrale, lungo il corso dei fiumi Danubio e Reno. L’intero continente americano, invece, non doveva avere più di un milione e mezzo di abitanti.

Crescita della popolazione mondiale

I demografi hanno anche calcolato la crescita della popolazione mondiale dall’8000 a.C. fino ai nostri giorni. Secondo le loro stime, al momento della nascita di Cristo il mondo intero contava da 160 a 180 milioni di abitanti. Nei successivi 18 secoli, fino alla fine del Settecento, la popolazione mondiale crebbe relativamente poco, arrivando a sfiorare il miliardo. Dall’inizio dell’Ottocento, invece, è cresciuta moltissimo, fino a raggiungere i sei miliardi alla fine del 1999.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la popolazione stimata della Terra intorno al 4000 a.C.?
  2. Intorno al 4000 a.C., si stima che la popolazione mondiale fosse di circa 14 milioni di persone, secondo calcoli approssimativi basati su indizi archeologici.

  3. Quali regioni erano maggiormente popolate durante il Neolitico?
  4. Durante il Neolitico, le regioni maggiormente popolate erano l'attuale Iraq (antica Mesopotamia), Iran, la costa della Siria e Palestina, la penisola dell'Anatolia, Egitto, India, Cina orientale, e l'Europa centro-orientale.

  5. Come è cambiata la popolazione mondiale dall'8000 a.C. ai giorni nostri?
  6. La popolazione mondiale è cresciuta da circa 14 milioni nel 4000 a.C. a 160-180 milioni al tempo della nascita di Cristo, sfiorando il miliardo alla fine del Settecento, e raggiungendo i sei miliardi alla fine del 1999.

  7. Quali fonti utilizzano i demografi storici per stimare le popolazioni antiche?
  8. I demografi storici utilizzano fonti scritte, come registri parrocchiali e delle tasse, e fonti non scritte, come resti di sepolture e fondamenta di abitazioni, per stimare le popolazioni antiche.

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