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Concetti Chiave

  • L'espansione di Atene dopo la vittoria sui Persiani preoccupò Sparta, che nel 431 a.C. iniziò la guerra del Peloponneso.
  • Sparta devastò le campagne dell'Attica, causando un afflusso di profughi ad Atene che portò a una devastante epidemia di peste.
  • L'epidemia indebolì gravemente Atene, decimando l'esercito e fermando le attività navali, mentre Sparta attendeva il momento opportuno per attaccare.
  • Alcibiade, politico ateniese, lanciò una disastrosa spedizione in Sicilia, che portò alla sconfitta di Atene da parte delle forze spartane.
  • Nel 404 a.C., Sparta conquistò Atene, imponendo il governo dei Trenta Tiranni e condizioni oppressive che ridussero Atene a una città impoverita.

Indice

  1. La guerra del Peloponneso
  2. La peste ad Atene
  3. La disfatta di Alcibiade
  4. La caduta di Atene
  5. Il dominio di Sparta

La guerra del Peloponneso

L’espansione di Atene, a seguito della vittoria contro i Persiani, non poteva non preoccupare Sparta, la quale, nel 431 a.C., decise di assalire militarmente la «polis» rivale, ricorrendo a pretesti.

Iniziò così un lunghissimo conflitto fra le due «poleis», che va sotto il nome di guerra del Peloponneso.

La peste ad Atene

L’esercito spartano cominciò col devastare sistematicamente le campagne dell’Attica: migliaia di persone allora si rifugiarono in Atene.

Il concentramento nella città di tanti profughi favorì lo sviluppo di una delle più micidiali malattie epidemiche del mondo antico: la peste. L’epidemia durò due anni e fece migliaia di vittime, tra le quali lo stesso Pericle.

La situazione di Atene divenne gravissima: la peste aveva decimato l’esercito, le navi erano ferme perché non si trovavano più uomini per formare gli equipaggi, gli Spartani attendevano la fine del contagio per conquistare la città.

La disfatta di Alcibiade

Un tentativo di riprendere la lotta venne fatto, in maniera molto avventata, da Alcibiade, un uomo politico ambizioso e imprudente, il quale, non appena si delineò una certa ripresa in Atene, escogitò una assurda spedizione militare in Sicilia, contro la città di Siracusa alleata di Sparta, spedizione che si concluse in una disfatta degli Ateniesi da parte delle truppe subito inviate da Sparta a proteggere la città siciliana.

La caduta di Atene

Atene restava così definitivamente priva di forze: fu un gioco per gli Spartani conquistarla (404 a.C.) ed imporvi il governo di trenta Ateniesi di loro fiducia, che vennero detti i Trenta Tiranni.

Il dominio di Sparta

Sparta impose ad Atene condizioni durissime. Le tolse ogni possedimento in Attica e fuori, tutte le navi, installò una guarnigione militare nella città; i «Trenta Tiranni», inoltre, governarono in maniera spietata (più di 1500 persone vennero uccise, i diritti politici vennero concessi solo a 3000 cittadini su 400.000, gli uomini di cultura vennero perseguitati; il grande filosofo Socrate venne processato e condannato a morte). Ormai Atene non era altro che una piccola, misera città ellenica, oppressa e impoverita.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della Guerra del Peloponneso?
  2. L'espansione di Atene dopo la vittoria contro i Persiani preoccupò Sparta, che decise di attaccare Atene nel 431 a.C., dando inizio alla Guerra del Peloponneso.

  3. Quali furono le conseguenze dell'epidemia di peste ad Atene durante la guerra?
  4. L'epidemia di peste decimò l'esercito ateniese, fermò le navi per mancanza di equipaggi e indebolì gravemente la città, facilitando la conquista spartana.

  5. Come cambiò il governo di Atene dopo la sconfitta nella Guerra del Peloponneso?
  6. Dopo la sconfitta, Sparta impose un governo di Trenta Tiranni ad Atene, che governarono in modo spietato, uccidendo oltre 1500 persone e limitando i diritti politici a pochi cittadini.

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