Concetti Chiave
- Il Lazio è una regione fertile e pianeggiante, caratterizzata dalla mancanza di confini naturali significativi.
- L'agricoltura era l'attività principale degli abitanti del Lazio, mentre la difesa da pericoli naturali e umani era una preoccupazione costante.
- La mancanza di pendenza del terreno portava alla formazione di acquitrini e paludi malariche, influenzando l'insediamento umano.
- I primi abitatori del Lazio crearono centri abitati sopraelevati chiamati "oppida", circondati da mura e con terreni coltivabili comuni.
- Con il tempo, molti "oppida" si unirono per formare "populi", che a loro volta si unirono in leghe e federazioni.
Indice
Caratteristiche geografiche del Lazio
Il Lazio (questo nome deriverebbe dal latino « latus » = esteso) era ed è una regione abbastanza fertile, pianeggiante, priva di confini naturali (montagne, grandi fiumi), solcata da un fiume dì media grandezza (il Tevere).
Vita e difesa nel Lazio antico
Le sue caratteristiche (vastità, fertilità, mancanza di difese naturali) condizionarono la vita degli uomini che vi abitarono.
La loro attività principale fu l’agricoltura, la loro preoccupazione primaria fu quella della difesa; difesa dagli uomini ma anche da alcune difficoltà naturali.
La mancanza di pendìo di gran parte della regione laziale, infatti, determinava lo stagnare dell'acqua in molte zone, originando acquitrini malarici ed estese paludi.Organizzazione sociale e urbanistica
Tutto ciò spinse i primi abitatori del Lazio a creare i loro centri abitati nei luoghi più elevati, sui colli; su tutte le alture del Lazio sorsero così grossi agglomerati umani, che a volte occupavano una superficie anche di 40 km2; venivano chiamati « òppida », ed erano cintati da mura.
Un «oppidum» comprendeva, entro la cerchia muraria, le case degli abitanti e le terre da coltivare e seminare, che erano di proprietà comune (si chiamavano infatti ager publicus, terra pubblica). Entro le mura si svolgeva la vita, con un rudimentale commercio in natura, in cui l’unità di scambio e di valutazione era rappresentata da una pecora.
Nell’antichissimo Lazio v’erano circa una sessantina di «oppida»; col passare del tempo molti «oppida» si unirono fra loro, abbattendo le vecchie mura e costruendo nuove fortificazioni. Nasceva così un agglomerato assai più vasto; questi «oppida» si chiamarono «populi» e ingranditi presero a unirsi tra loro in leghe e federazioni.