Concetti Chiave
- Gaio Mario rafforzò l'esercito romano, rendendolo fedele al condottiero anziché allo Stato, per stabilizzare Roma e l'Italia.
- Mario garantì uguali diritti a Romani e Italici nell'esercito, accettando solo volontari e offrendo loro una paga elevata e una parte dei bottini di guerra.
- Creò un esercito personale, addestrato con rigore, infondendo nei soldati un forte spirito di appartenenza alle forze armate.
- L'esercito mariano sconfisse i Cimbri e i Teutoni, rendendo Mario l'eroe di Roma e portandolo a essere rieletto console per sette anni consecutivi.
- La centralizzazione del potere in Mario prefigurava il passaggio a un sistema politico in cui un singolo uomo, come l'imperatore, deteneva il controllo totale.
Indice
Rafforzamento dell'esercito romano
Gaio Mario come console si dedicò soprattutto al rafforzamento dell’esercito. Egli aveva compreso che, essendo la situazione in Italia e a Roma piuttosto instabile, la cosa migliore da fare era quella di crearsi una forza, un esercito bene organizzato e legato non allo Stato, bensì al suo condottiero, all'«Imperàtor». Con un esercito simile si poteva imporre il proprio volere a chiunque e riportare l'ordine necessario allo sviluppo di Roma.
Creazione di un esercito personale
Mario stabilì, innanzi tutto, che nell’esercito Romani e Italici godevano di pari diritti. Poi licenziò chi non intendeva restare sotto le armi, ed accettò solo i volontari, ai quali garantì una paga elevata, con forti percentuali sui bottini di guerra.
Creò così un esercito tutto suo, che addestrò con severità e intelligenza, rafforzando fra l’altro nei soldati l'orgoglio di appartenere alle forze armate. In altri termini Mario dette ai militari spirito di casta.
Successi militari e ascesa politica
Il rinnovato esercito mariano superò brillantemente la prova battendo i Cimbri e i Teutoni, popolazioni barbariche che avevano invaso la Gallia e tentavano di penetrare in Italia. Mario divenne l’eroe più popolare di Roma; venne rieletto console per sette anni di seguito e finì per essere il vero capo di Roma, al di sopra dei comizi, del senato, dei magistrati, degli amministratori.
Questa situazione è indicativa. Evidentemente dal vecchio sistema politico (in cui avevano poteri molte persone) si stava per passare ad un sistema centralizzato, nel quale i poteri confluissero in un solo uomo, al vertice delio stato. Mario console praticamente a vita, Mario che comanda al di sopra del senato e delle altre istituzioni, Mario che è l’unico capo dell’esercito è l’anticipazione di quello che sarà, successivamente, l’imperatore romano.