Concetti Chiave
- La leggenda attribuisce la nascita di Roma a Romolo nel 754 o 753 a.C., figlio di Rea Silvia e del dio Marte.
- Le tracce archeologiche mostrano stanziamenti già nell'età del bronzo a sud del Campidoglio.
- Durante l'età del ferro, insediamenti si svilupparono su diverse colline per evitare le alluvioni del Tevere.
- Nel VIII-VII secolo a.C., le comunità dei colli romani si fusero creando una città-stato con un proprio ordinamento.
- La posizione di Roma lungo il Tevere navigabile favorì il suo significativo sviluppo economico e commerciale.
Indice
La leggenda della fondazione di Roma
Collochiamo la nascita di Roma nel 754 o 753 a.C. attribuendola a Romolo, come vuole la leggenda, nato dall’unione di Rea Silvia la principessa di Alba Longa e il dio Marte.
Evidenze archeologiche e insediamenti
Tuttavia a dire il vero da alcune tracce archeologiche si è potuto notare che nell’età del bronzo a sud del Campidoglio vi era uno stanziamento, nell’età del ferro poi si notò la presenza di altri insediamenti che si concentravano prima nella zona del Foro, poi sul Palatino, poi sull’Esquilino e sul Quirinale: si stanziarono sulle alture perché le valli erano soggette alle continue alluvioni del Tevere.
Formazione della città stato
Quando le comunità stanziate sui colli romani si fusero (VIII-VII secolo a.C.) in un unico centro urbano diedero vita ad una città stato con un ordinamento giuridico, istituzionale e religioso; la città sorse in un’area dove il Tevere diveniva navigabile e questo comportò notevole sviluppo.