La lotta per il suffragio femminile: Emmeline Pankhurst e altre pioniere

Infanzia e prime riflessioni sulla vita di Emmeline Pankhurst

Una notte, una bambina inglese di nome Emmeline era a letto. I suoi genitori entrarono nella sua camera per darle la buonanotte. Emmeline non aprì gli occhi, così pensarono che stesse dormendo. Suo padre commentò: "Peccato che non sia un ragazzo". Da queste parole, Emmeline comprese che, nella società, gli uomini erano considerati più importanti delle donne, nonostante entrambi i suoi genitori fossero a favore del voto femminile.

Matrimonio e convizioni di Emmeline Pankhurst

Molti anni dopo, nel 1879, Emmeline sposò Richard Pankhurst all'età di 20 anni. Emmeline e Richard condividevano la convinzione nell'uguaglianza per le donne. A quel tempo, in Gran Bretagna, le donne non avevano gli stessi diritti degli uomini. Erano considerate cittadine di seconda classe e non potevano votare alle elezioni nazionali. Emmeline e Richard aspiravano al suffragio universale, ovvero al diritto di voto per tutte le donne. Sfortunatamente, Richard morì improvvisamente nel 1898, ma Emmeline rimase determinata a continuare la lotta per i diritti delle donne.

Fondazione dell'Unione Sociale e Politica delle Donne

Nel 1903, Emmeline e le sue figlie fondarono la "Unione Sociale e Politica delle Donne". Il gruppo organizzò convegni e manifestazioni. Scrissero articoli e lettere, inviandoli a giornali e leader politici. Furono soprannominate "suffragette".

Azioni e reazioni

Nel 1905, le suffragette cercarono di attirare maggiore attenzione diventando più attive. Si incatenarono a edifici pubblici, incluso il Buckingham Palace, per essere notate. Organizzarono manifestazioni e interruppero incontri politici. Alcune suffragette adottarono metodi violenti: aggredirono politici e diedero fuoco a edifici. Nel 1913, una suffragetta si lanciò contro il cavallo del re durante una gara equestre e morì, suscitando grande sconcerto.

Imprigionamento e scioperi della fame

Emmeline Pankhurst fu arrestata molte volte. Nel 1912, finì in prigione 12 volte! In carcere, intraprese spesso scioperi della fame.

La Prima Guerra Mondiale e i cambiamenti sociali

Nel 1914, scoppiò la Prima Guerra Mondiale. La Gran Bretagna aveva bisogno di nuovi lavoratori, poiché molti uomini furono inviati al fronte. Per la prima volta, le donne occuparono ruoli tradizionalmente maschili, lavorando nelle fabbriche e diventando meccaniche.

La conquista del diritto di voto

Nel 1918, dopo la guerra, il governo modificò le leggi elettorali. Alcune donne di età superiore ai 30 anni ottennero il diritto di voto, sebbene con restrizioni. Fu una vittoria significativa, ma la lotta continuò poiché non tutte le donne avevano acquisito questo diritto. Infine, nel 1928, il governo britannico estese il diritto di voto a uomini e donne su base paritaria, per tutti coloro che avevano almeno 21 anni. Sfortunatamente, Emmeline Pankhurst morì quello stesso anno, ma seppe che le donne avevano finalmente ottenuto il diritto di voto.

Millicent Fawcett: la stratega moderata

Al contrario di Emmeline Pankhurst, Millicent Fawcett adottò un approccio più moderato alla questione del suffragio femminile. Guidando la National Union of Women's Suffrage Societies (NUWSS), Fawcett credeva fermamente nella persuasione pacifica e nel dialogo costruttivo. La sua strategia era radicata nella convinzione che l'educazione e la lobby pacifica avrebbero condotto alla concessione del voto alle donne per merito delle loro argomentazioni razionali. Fawcett si dedicò alla causa del suffragio femminile per oltre sei decenni, influenzando l'opinione pubblica e la politica con la forza della logica e dell'argomentazione morale. La sua visione inclusiva mirava a unire donne di diversi background sociali e politici, enfatizzando l'importanza della solidarietà femminile. La sua leadership pacata ma ferma ha fornito un importante contrappunto alla tattica più militante del WSPU, dimostrando che il cambiamento sociale può essere perseguito attraverso vie diverse ma complementari.

Susan B. Anthony: la Crociata per il voto in America

Susan B. Anthony fu una delle figure più influenti nel movimento per il suffragio femminile negli Stati Uniti. La sua dedizione incrollabile alla causa la rese una pioniera nella lotta per i diritti civili delle donne americane. Susan B. Anthony non si limitò solo alla questione del voto; si batté anche per l'abolizione della schiavitù e per i diritti lavorativi delle donne. La sua strategia comprendeva la scrittura, le conferenze e il coinvolgimento diretto nella politica, facendo di lei una delle attiviste più visibili del suo tempo. Anthony fu arrestata per aver votato illegalmente alle elezioni presidenziali del 1872, un atto che usò come piattaforma per sollevare ulteriormente l'attenzione pubblica sulla questione del suffragio femminile. La sua famosa citazione "il fallimento è impossibile" continua a ispirare gli attivisti per i diritti civili. La sua alleanza con Elizabeth Cady Stanton, con la quale fondò la National Woman Suffrage Association (NWSA), fu fondamentale per il movimento suffragista. Susan B. Anthony non vide il suffragio femminile diventare legge nella sua vita, ma il suo eredità persiste nella diciannovesima emendamento, noto anche come Susan B. Anthony Amendment, che garantì alle donne il diritto di voto.