Concetti Chiave
- La formazione dello stato nazionale italiano richiedeva una borghesia rivoluzionaria, una monarchia unificatrice e la liberazione del territorio dallo straniero.
- I primi movimenti per la liberazione italiana iniziarono nelle regioni settentrionali, dove la borghesia era più forte, con il supporto anche del Sud Italia.
- La Carboneria fu la società segreta più influente in Italia nel XIX secolo, diffondendosi in tutta la penisola.
- Altre società segrete, come i "Sublimi maestri perfetti", fondati da Filippo Buonarroti, promuovevano ideali di eguaglianza e libertà.
- I primi movimenti insurrezionali della Carboneria in Italia si verificarono nel 1820, influenzati dalle rivolte spagnole contro il re Ferdinando VII.
Indice
Formazione dello stato nazionale
Per la formazione dello stato nazionale in Italia erano necessari la spinta rivoluzionaria di una forte borghesia, l’opera di una monarchia intenzionata a unificare il paese e una grande lotta per la liberazione del territorio dallo straniero.
Movimenti di liberazione
I primi tentativi di creare dei movimenti per la liberazione italiana vennero dalle regioni dove, esisteva la borghesia più forte, cioè le regioni settentrionali; ma non mancò il contributo della borghesia dell’Italia meridionale.
Società segrete in Italia
Nei primi decenni del secolo XIX anche in Italia si ebbero delle società segrete.
La più importante fu la Carboneria, che si diffuse in tutta la penisola.
Fra le altre società segrete italiane ricorderemo quella dei «Sublimi maestri perfetti», fondata da Filippo Buonarroti, con un programma sociale di eguaglianza e libertà simile a quello di Babeuf.
Insurrezioni della Carboneria
I primi movimenti insurrezionali preparati dalla «Carboneria» si ebbero in Italia nel 1820.
Rivolta spagnola e influenza
L’occasione fu data dal fatto che i soldati spagnoli (come anche in Spagna si erano diffuse le società segrete e molti dei loro iscritti erano reclutati fra i soldati, in genere male sfruttati per lunghissime operazioni militari, spesso nelle colonie) di un reggimento che doveva salpare da Cadice per andare a reprimere i moti insurrezionali di Bolìvar e San Martin, si rifiutarono di partire. La rivolta si estese a tutta la Spagna ed il re Ferdinando VII, per cercare dì placarla, rimise in vigore una Costituitone abbastanza democratica che già aveva concesso otto anni prima, in circostanze analoghe, ma che non aveva mai applicato.
Le notizie della insurrezione spagnola provocarono lo scoppi dì analoghi movimenti in Italia.