Concetti Chiave
- L'Italia uscì gravemente danneggiata dalla Seconda Guerra Mondiale, con infrastrutture distrutte e alta disoccupazione.
- Il Comitato di Liberazione Nazionale formò un governo con l'obiettivo di affrontare la crisi economica e politica.
- Le elezioni del 2 giugno 1946 furono le prime dopo il fascismo, con il diritto di voto esteso anche alle donne.
- Le elezioni portarono alla nascita della Repubblica Italiana, con il re in esilio e una nuova Assemblea Costituente.
- Il piano Marshall e l'economista Luigi Einaudi furono fondamentali per la ricostruzione economica dell'Italia post-bellica.
Indice
La devastazione post-bellica
L’Italia era uscita dal secondo conflitto negli ultimi giorni di Aprile del 1945, gravemente danneggiata.
Il paese era stato devastato dagli eserciti rivali: strade, ponti, ferrovie, fabbriche erano state distrutte e il tasso di disoccupazione era alto, i prezzi salivano e la gente pativa la fame.
La scelta tra monarchia e repubblica
Dal punto di vista politico l’Italia era una monarchia costituzionale e il re aveva ceduto i poteri al figlio Umberto.
Il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), un'associazione di partiti e movimenti oppositori al fascismo e all'occupazione tedesca, costituì un governo formato da tutti i partiti che avevano lottato insieme nella Resistenza con l’obiettivo di superare la crisi.
Oltre i problemi economici legati alla ricostruzione e il governo dovette affrontare problemi politici, in particolare doveva chiamare in voto i cittadini per:
- Scegliere se l'Italia doveva rimanere una monarchia o diventare una repubblica;
- eleggere i rappresentanti nell'Assemblea costituente.
Le elezioni del 1946
Le elezioni politiche del 2 giugno 1946 furono le prime elezioni della storia italiana dopo il periodo di dittatura fascista, che aveva interessato il paese nel ventennio precedente.
Ebbero diritto di voto tutti gli italiani, maschi e, per la prima volta, femmine di almeno ventuno anni d'età.
Agli elettori furono consegnate insieme la scheda del referendum per la scelta fra Monarchia e Repubblica (referendum istituzionale) e quella per l'elezione dei 556 deputati dell'Assemblea Costituente, cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale, come stabilito. Si votò per la proclamazione di un'Assemblea Costituente che avrebbe dato origine al nuovo corso istituzionale del Paese.La nascita della repubblica italiana
Vinse la repubblica e il re andò in esilio in Portogallo. Nell’Assemblea Costituente ottennero molti voti: La democrazia cristiana, il Partito Comunista e il Partito Socialista.
I lavori della costituzione entrarono in vigore 1° gennaio 1948, e con la nuova costituzione l'Italia diventava una Repubblica democratica parlamentare, con un presidente eletto per sette anni dalle Camere, alle quali spetta il potere legislativo.
Il governo ebbe potere esecutivo, e la magistratura invece il potere giudiziario.
Il piano Marshall e la ricostruzione
Mentre si preparava la Costituzione erano in atto dei provvedimenti per risanare l’economia. L’obiettivo fu raggiunto però grazie all’economista Luigi Einaudi e al piano Marshall. Il piano Marshall ebbe origine da un discorso operato da George Marshall grazie a lui furono destinati milioni e milioni di dollari (circa ventidue miliardi di allora) per la ricostruzione del vecchio continente, occorreva però utilizzare bene tutto quel denaro.
Domande da interrogazione
- Quali furono le condizioni dell'Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale?
- Quali furono le decisioni politiche cruciali prese nel 1946?
- Come contribuì il piano Marshall alla ricostruzione dell'Italia?
L'Italia uscì gravemente danneggiata dal conflitto, con infrastrutture distrutte, alta disoccupazione e prezzi in aumento, mentre la popolazione soffriva la fame.
Nel 1946, gli italiani votarono per scegliere tra monarchia e repubblica e per eleggere i rappresentanti dell'Assemblea Costituente, che avrebbe redatto la nuova costituzione.
Il piano Marshall fornì ingenti fondi per la ricostruzione, che furono utilizzati efficacemente grazie all'economista Luigi Einaudi, contribuendo al risanamento economico del paese.