Concetti Chiave
- L'Italia antica era un crocevia di culture nel I millennio a.C., con gli Etruschi che dominavano le rotte del mar Tirreno e costruivano templi e necropoli monumentali.
- Roma si sviluppò come un insieme di villaggi latini, influenzata dalla cultura etrusca durante la loro egemonia, il che portò a una significativa fioritura culturale e artistica.
- La Repubblica romana nacque nel 509 a.C. con l'espulsione dell'ultimo re etrusco, segnando l'inizio di lotte interne tra patrizi e plebei per il controllo sociale e politico.
- Il dialogo culturale tra Grecia e Roma fu fondamentale, con l'arte e il lusso greci che influenzarono la cultura romana, portando a contrasti tra tradizionalisti e innovatori.
- L'espansione romana culminò con la trasformazione dello stato in un impero sotto Augusto nel 27 a.C., caratterizzato dalla romanizzazione e da una forte integrazione culturale.
Indice
Le origini italiche
Nel I millennio a.C., l'Italica comprendeva diverse culture, entrate in contatto le colonie greche e fenicie nel Mediterraneo occidentale. Crearono una fitta e mediterranea rete commerciale e culturale tra l’VIII e il VII secolo a.C.
La civiltà etrusca
La civiltà etrusca si sviluppò principalmente in Etruria (la Toscana di oggi) durante l'età arcaica. Le sue città-stato si estesero dalla pianura padana alla Campania, controllando le rotte commerciali del mar Tirreno. Investirono risorse nella costruzione di templi e necropoli monumentali. La loro religione era fatalistica e incentrata sulla morte, concepita come un oscuro viaggio nell'aldilà.
La supremazia etrusca entrò in crisi nel V secolo a.C. a seguito della sconfitta navale contro i greci a Cuma. Ciò provocò un periodo di instabilità militare in cui emersero altre popolazioni italiche e, infine, la crescita della potenza di Roma.
La crescita di Roma
Roma in parallelo alla formazione delle prime città in Etruria. Appartenente alla civiltà dei latini, una popolazione del Lazio, si sviluppò attraverso l'aggregazione progressiva di villaggi (sinecismo) su alture attorno alla valle. La tradizione, ha fornito una data simbolica (753 a.C.)per mito delle origini, centrato su Romolo, che ha creato.
L'influenza etrusca su Roma
Nel VI secolo a.C., gli etruschi, attratti dalla posizione strategica di Roma per gli scambi, controllarono la città durante la loro egemonia sul mar Tirreno. Questo periodo vide una notevole fioritura di Roma, definita "grande Roma dei Tarquini", nome dei re etruschi. L'influenza etrusca lasciò tracce significative nella cultura romana, specialmente nella religione e nell'arte.
La repubblica romana
Dopo la cacci ata dell'ultimo re etrusco, Tarquinio il Superbo, nel 509 a.C., Roma adottò un nuovo ordinamento repubblicano. I primi due secoli ebbero forti lotte interne tra patrizi, antiche famiglie aristocratiche, e plebei, emergenti classi sociali. I patrizi erano legati all'antichità della gens e al rispetto del mos maiorum, il costume degli antenati.
Contrasti culturali e sociali
Nell'età tardorepubblicana (II-I secolo a.C.), il rispetto dei costumi divenne il principio identitario della società romana. Tuttavia, emersero contrasti con i fautori delle res novae, le innovazioni necessarie visti i grandi cambiamenti causati dall'espansione nel Mediterraneo.
Il dialogo culturale greco-romano
Il dialogo culturale tra Grecia e Roma ha radici nell'età monarchica e continua durante l'età repubblicana. Influenza principalmente l'arte, già nel IV secolo a.C., quando Roma assimila lo stile greco del Centro Italia, dando vita al linguaggio artistico detto "koinè medio-italica".
Questo rapporto si intensifica nel III e II secolo a.C., in seguito alla conquista romana della Magna Grecia e nel Mediterraneo ellenistico. I romani vengono influenzati dalla cultura del lusso (asiatica luxuria). Questa rivoluzione culturale provoca scontri tra le classi dirigenti tardorepubblicane: i conservatori, difendono il mos maiorum come base del successo romano, mentre un'élite più aperta si schiera a favore delle res novae. L'assimilazione della cultura greca è accettata più facilmente nella sfera privata e del tempo libero (otium), mentre negli affari pubblici (negotium) si preferisce il rispetto della tradizione.
La rivoluzione economica romana
La conquista mediterranea porta a una rivoluzione economica e dei consumi. Le guerre orientali forniscono molti schiavi impiegati nelle ville rustiche per produrre vino e olio a basso costo. I romani e i loro alleati della penisola riescono a invadere tutti i mercati del Mediterraneo.
La trasformazione in impero
L'espansione di Roma provocò una crisi della repubblica. Nel 27 a.C., Ottaviano si prese il titolo di Augusto. Iniziò poi una riforma dello stato romano e lo trasformò in un impero.
L'Impero romano era suddiviso in province e amministrato da magistrati. Questo impero fu caratterizzato da una forte integrazione culturale, nota come "romanizzazione". Era basata sulla diffusione della lingua latina e del diritto romano.
La religione romana aveva sempre integrato miti e credenze esterne e ciò si intensificò durante l'età imperiale. Culti orientali che promettevano la salvezza ultraterrena ottennero particolare successo tra i ceti sociali più bassi.
Domande da interrogazione
- Quali culture erano presenti in Italia nel I millennio a.C. e quali contatti avevano?
- Dove si sviluppò la civiltà etrusca e quali erano le caratteristiche principali della sua religione?
- Come influenzò la cultura etrusca lo sviluppo di Roma?
- Quali furono le conseguenze della conquista romana della Magna Grecia per il dialogo culturale tra Grecia e Roma?
- Come cambiò la struttura dello stato romano con l'avvento di Augusto?
Nel I millennio a.C., l'Italia era un crocevia di diverse culture, tra cui quelle delle colonie greche e fenicie, che crearono una rete commerciale e culturale nel Mediterraneo occidentale tra l'VIII e il VII secolo a.C.
La civiltà etrusca si sviluppò in Etruria (l'odierna Toscana) durante l'età arcaica, con una religione fatalistica incentrata sulla morte, vista come un oscuro viaggio nell'aldilà.
Gli etruschi, attratti dalla posizione strategica di Roma, ne controllarono la città durante la loro egemonia sul mar Tirreno, lasciando significative tracce nella cultura romana, specialmente nella religione e nell'arte.
La conquista romana della Magna Grecia intensificò il dialogo culturale tra Grecia e Roma, influenzando principalmente l'arte e portando alla rivoluzione culturale che vide contrasti tra conservatori e fautori delle res novae.
Con l'avvento di Augusto nel 27 a.C., lo stato romano fu trasformato in un impero, suddiviso in province amministrate da magistrati, caratterizzato da una forte integrazione culturale e dalla diffusione della lingua latina e del diritto romano.