Concetti Chiave
- Dopo l'Unità, l'Italia doveva completare l'unificazione, poiché Roma, il Lazio e il Veneto erano ancora sotto controllo esterno.
- Era necessario sviluppare strutture industriali e amministrative per portare l'Italia al livello delle nazioni europee più avanzate.
- Si dovevano ridurre le differenze socio-economiche tra il Nord industrializzato e il Sud arretrato, eredità di un passato di malgoverno.
- Creare una coscienza nazionale era cruciale per unire i cittadini degli ex stati italiani in una nazione moderna e progredita.
- A distanza di un secolo, molti problemi sono rimasti irrisolti, con una classe dirigente del dopo Risorgimento spesso inadeguata alle sfide.
Problemi post-unificazione
Una volta creato lo stato nazionale in Italia si presentarono immensi problemi da risolvere.
1) Completare l’unificazione (mancavano ancora infatti Roma e il Lazio, sotto il governo del pontefice e il Veneto, nelle mani dell'Austria).
2) Creare delie strutture industriali ed amministrative tali da portare l'Italia al livello delle più progredite nazioni europee.
Differenze tra Nord e Sud
3) Annullare le enormi differenze tra gli Italiani del Nord e quelli del Sud (nell’Italia del Nord si erano sviluppate la borghesia ed il sistema industriale, si era diffusa la cultura, il livello di vita appariva abbastanza moderno; nell’Italia del Sud, in buona parte di quella del centro e nelle isole, al contrario, il malgoverno dei sovrani precedenti aveva impedito ogni sviluppo di attività economiche, culturali, sociali).
Coscienza nazionale e giudizio storico
4) Creare una coscienza nazionale nei cittadini di recente acquisizione (in altri termini occorreva rendere consapevoli i cittadini degli antichi stati italiani del fatto che ormai appartenevano ad una unica nazione, moderna, impegnata in un grande sforzo per progredire).
Ora, a distanza di più di un secolo, dobbiamo constatare, purtroppo, che solo in parte questi problemi furono risolti, il che ci costringe a pronunziare un giudizio storicamente non del tutto positivo sulla classe dirigente e politica italiana uscita dal Risorgimento.
Indubbiamente dopo la morte di Cavour (6 giugno 1861) s'ebbe in Italia una classe politica che non fu sempre all’altezza dei gravi compiti che la situazione comportava.