Concetti Chiave
- La situazione economica dell'Impero d'Occidente era disastrata, esponendo la regione alla pressione dei barbari.
- Costantinopoli agiva come capitale effettiva, mentre Roma non svolgeva più tali funzioni.
- Il decentramento economico spostò i centri di potere al di fuori dell'Italia, generando concorrenza interna.
- I conflitti interni permisero agli Unni di invadere l'Oriente, ma furono contenuti con difficoltà.
- La caduta dell'Impero d'Occidente nel 476 agevolò la transizione verso l'Impero Bizantino in Oriente.
Decadenza economica e pressioni barbariche
In Occidente la situazione economica era rovinosa ed era esposto alla pressione dei barbari. Mentre Costantinopoli esercitava le funzioni di una vera capitale, pur se di cultura ellenistica, Roma queste funzioni non le esplicava più. La decadenza economica aveva spostato i centri economici al di fuori dell’Italia, in concorrenza tra loro.
Per la 1°volta nella storia dell’impero ad un conflitto armato tra le due partes imperii, conflitto del quale n’approfittarono gli Unni con delle invasioni in Oriente che furono arginate con difficoltà.
Confusione e caduta dell'impero d'Occidente
Onorio morì nel 423 senza lasciar figli. Teodosio II nuovo imperatore d’Oriente (figlio d’Arcadio) nominò al posto d’Onorio la sorella Placidia col giovanissimo figlio Valentiniano III. Di questa confusione n’approfittarono i barbari, guidati da Attila. Così l’impero d’Occidente cadde letteralmente in ginocchio, e chiuse nel 476 per sempre il suo ciclo vitale. Esso rappresentò negli ultimi anni della sua vita, una gravosa palla al piede sul piano economico per l’Oriente, e il suo distacco comportò un più rapido e agevole passaggio a quella nuova formula d’organizzazione civile adeguata ai moduli ellenistici, l’impero bizantino.