Concetti Chiave
- La lega di Delo fu fondata da Atene per rafforzare il suo dominio e prevenire invasioni persiane, accumulando un grande tesoro.
- Il conflitto tra Atene e Sparta culminò nella guerra del Peloponneso, con la sconfitta di Atene e l'alleanza tra Sparta e i Persiani.
- Lo Stato macedone, sotto Filippo II, sfruttò le divisioni greche per proporre un'alleanza contro la Persia, nonostante l'opposizione di Demostene.
- Alessandro Magno, succeduto a Filippo II, conquistò vasti territori, sconfiggendo i Persiani e fondando Alessandria in Egitto.
- Alla morte di Alessandro, l'impero venne suddiviso in regni ellenistici tra Macedonia, Siria ed Egitto dopo lotte interne.
Indice
Contrasti tra città greche
Alla sconfitta dei Persiani da parte dei Greci seguì un periodo di contrasti tra le città greche. Atene cercò di rafforzare sempre più il suo dominio politico-militare sulle altre città. Nel timore di una nuova invasione dei Persiani, essa fondò la lega di Delo (477 a.C.), composta da città marinare greche, tenute a versare dei tributi che costituirono un enorme tesoro nelle mani degli ateniesi. La potenza di Atene raggiunse il suo apice con l’elezione a stratego, cioè capo dell’esercito, di Pericle.Egli riformò in senso ancor più democratico lo Stato, affermando la parità di tutti i cittadini ateniesi, senza distinzione di nascita e di ricchezze.
Egemonia di Atene e guerra del Peloponneso
Il desiderio di imporre la propria egemonia al resto della Grecia riaccese il conflitto tra Atene e Sparta, che culminò nella lunga guerra del Peloponneso(431-404 a.C.). Essa si concluse con la definitiva sconfitta di Atene a opera di Sparta, alleata in questa circostanza con i Persiani.
Ascesa di Tebe e Macedonia
Gli Spartani non avevano però forze sufficienti per poter mantenere il loro predominio su tutta la Grecia. Ne approfittò la città di Tibe , che, sotto il comando del generale Epaminonda, sconfisse l’esercito spartano a Leuttra (371 a.C.) e a Mantinea (362 a.C.).
Anche Tebe non ebbe forze sufficienti per dominare sulle altre città. La Grecia fu allora sempre più dilaniata da guerre e lotte civili. Ne approfittò lo Stato macedone, divenuto una grande potenza militare grazie a Filippo II. Quest’ultimo propose un’alleanza di tutti i Greci contro il tradizionale nemico, la Persia. Tale alleanza fu osteggiata dall’oratore Demostene, il quale scrisse contro di essa una serie di orazioni, le cosiddette” Filippiche“. Dopo la sconfitta a Cheronea (338 a.C.) di Atene e Tebe , alleate contro Filippo II, le città greche dovettero aderire all’alleanza proposta dal re macedone.
Alessandro Magno e l'impero universale
Nel 336 a.C. a Filippo 11 succedette il figlio Alessandro. Le sue imprese militari iniziarono con la sconfitta dei Persiani a Granico e a Isso nel 333 a.C. Da qui, conquistata la città fenicia di Tiro, si spinse in Egitto, dove fondò Alessandria.
Dopo la definitiva sconfitta (331 a.C.) dei Persiani, comandati da Dario III, a Gaugamela presso il fiume Tigri, Alessandro si dedicò alla creazione di un impero universale.
Alla sua morte (323 a.C.) seguì un lungo periodo di lotte interne tra generali e governanti per la spartizione del suo immenso territorio. Questo periodo si concluse con la formazione dei regni ellenistici di Macedonia ,Siria ed Egitto.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della sconfitta di Atene nella guerra del Peloponneso?
- Come Filippo II riuscì a unire le città greche sotto la sua guida?
- Quali furono le principali conquiste di Alessandro Magno?
La sconfitta di Atene portò al predominio di Sparta, che però non riuscì a mantenere il controllo su tutta la Grecia, permettendo a Tebe e successivamente alla Macedonia di emergere come potenze.
Filippo II propose un'alleanza contro la Persia, che fu accettata dopo la sconfitta di Atene e Tebe a Cheronea, nonostante l'opposizione di Demostene.
Alessandro sconfisse i Persiani a Granico, Isso e Gaugamela, conquistò Tiro, fondò Alessandria in Egitto e creò un impero universale prima della sua morte.