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Concetti Chiave

  • L'imperialismo è un'evoluzione del colonialismo, caratterizzato dall'espansione commerciale e dal dominio su Africa e Asia.
  • La Germania adottò una politica estera aggressiva, mirata all'espansione in Africa e Asia, sfruttando risorse naturali e mostrando potenza bellica.
  • Il Regno Unito si avvaleva della sua potente flotta navale per conquistare territori marittimi in Africa, Asia, America e Oceania.
  • La Francia si concentrò sull'espansione terrestre, creando un vasto impero coloniale in Africa e Indocina con un esercito di terra formidabile.
  • L'Italia, con un inizio ritardato nell'imperialismo, conquistò la Libia, la Somalia del Sud e l'Eritrea, ma fallì nel tentativo di prendere l'Etiopia.

Indice

  1. Evoluzione del colonialismo
  2. Principali potenze imperialiste
  3. Motivazioni dell'imperialismo
  4. Strategie di espansione tedesca
  5. Dominio britannico globale
  6. Espansione coloniale francese
  7. Ritardo coloniale italiano
  8. Fallimenti e successi italiani
  9. Nazionalismo e conflitti mondiali

Evoluzione del colonialismo

-È un'evoluzione del colonialismo.

-Consiste nell’inserimento commerciale all’inizio (colonialismo) per poi diventare dominio temporale su l'Africa e l’Asia (imperialismo).

Principali potenze imperialiste

-Le potenze principali sono Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio, Olanda, mentre altre potenze minori coinvolte sono state Portogallo, Spagna, Austria, Russia e Italia.

Motivazioni dell'imperialismo

-Legato alla seconda Rivoluzione Industriale.

-Generato dal nazionalismo dei cittadini, dalla sete di denaro e risorse degli imprenditori borghesi e dalla rinnovata forza militare degli stati colonialisti.

Strategie di espansione tedesca

Consisteva nel rafforzamento dell’unione della Prussia (Germania) e una politica estera aggressiva, che prevedeva l’occupazione con la forza dell’Africa e una piccola zona di influenza in Cina.

Lo scopo della guerra coloniale era espandere i propri domini, sfruttando le risorse naturali dei paesi africani e tenere sotto scacco le altre potenze europee presenti in Africa e intimidire con la propria potenza bellica schiacciante e spietata.

Dominio britannico globale

Il Regno Unito, dato che non possedeva una forza bruta come quella tedesca, puntava soprattutto sulla propria flotta navale, la più forte d'Europa, per assaltare paesi marittimi come Egitto e Sud Africa in Africa e l'India in Asia.

Inoltre conquistò l’immenso territorio del Canada in America, metà di tutto il continente marittimo dell’Oceania e 1/18 di tutta l’Antartide.

Espansione coloniale francese

La Francia, al contrario del Regno Unito, invece di avere una Marina invincibile ha un Esercito di Terra talmente potente da essere considerato lo Stato più Potente d’Europa sulla terra, pari alla Germania.

Difatti si concentrò più sui territori di terra, in particolare Africa, per creare un gigantesco Impero Coloniale.

La Francia decise di puntare sul Terzo Mondo per espandere il suo territorio, conquistando ⅖ di tutta l’Africa. In particolare conquistò l’Algeria, la Tunisia, parte del Marocco, tutto il Sahara dell’Ovest e il Madagascar. Tuttavia occupò anche metà Indocina, prendendosi Vietnam, Cambogia e Laos. Infine in America prese anche la Guyana Francese.

Ritardo coloniale italiano

L’Italia era piuttosto arretrata rispetto agli altri stati europei, soprattutto perché era uno stato neonato. Oltre ciò, le colonie italiane non avevano (apparentemente) nessuna risorsa buona per far crescere la potenza dello stato, così l’Italia rimase sempre indietro in confronto agli altri stati europei.

Fallimenti e successi italiani

Fu la sinistra storica, guidata da Giolitti, a guidare l'Italia al suo imperialismo, anche se iniziò più tardi rispetto alle altre Potenze colonizzatrici. In particolare, toglierà all’Impero Ottomano la Libia, ultimo suo pezzo in Africa, portando la gioia nazionalista al Popolo. Successivamente conquisterà anche la Somalia del Sud e l’Eritrea. Tuttavia, spinto dai progressi, Giolitti proverà a conquistare l’Etiopia, fallendo miseramente.

Nazionalismo e conflitti mondiali

L'imperialismo è stato la "prima volta" in cui gli stati hanno provato il nazionalismo, che prima gli ha portati ad attaccare i paesi africani e asiatici (sentendosi autorizzati perché "superiori") e poi a combattersi direttamente nella Prima Guerra Mondiale, sempre per l'idea secondo la quale il proprio stato doveva ergersi sopra gli altri e sottometterli.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali potenze coinvolte nell'imperialismo?
  2. Le principali potenze coinvolte nell'imperialismo sono Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio e Olanda, con altre potenze minori come Portogallo, Spagna, Austria, Russia e Italia.

  3. Qual era l'obiettivo della Germania nella sua politica estera imperialista?
  4. L'obiettivo della Germania era espandere i propri domini sfruttando le risorse naturali dei paesi africani e intimidire le altre potenze europee con la propria potenza bellica.

  5. Come si differenziava l'approccio del Regno Unito rispetto a quello della Francia nell'espansione coloniale?
  6. Il Regno Unito si concentrava sulla sua potente flotta navale per conquistare territori marittimi, mentre la Francia si concentrava su un potente esercito di terra per espandere il suo impero coloniale principalmente in Africa.

  7. Quali furono le conseguenze dell'imperialismo per gli stati europei?
  8. L'imperialismo portò gli stati europei a sperimentare il nazionalismo, che li spinse ad attaccare paesi africani e asiatici e successivamente a combattersi nella Prima Guerra Mondiale per l'idea di superiorità nazionale.

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