Concetti Chiave
- Nel 1944, gli Alleati anglo-americani liberarono Roma e avanzarono in Italia, mentre i Sovietici si spingevano verso i Balcani.
- Lo sbarco in Normandia, noto come "Operazione Overlord", portò alla liberazione del nord della Francia e successivamente di Parigi.
- Nonostante la resistenza tedesca, la Germania fu circondata da Anglo-Americani a ovest e Sovietici a est, portando alla resa il 7 maggio 1945.
- Nel Pacifico, il Giappone continuò a combattere fino all'uso delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, che portarono alla resa il 2 settembre 1945.
- La seconda guerra mondiale si concluse con enormi perdite umane, contanto circa 50 milioni di morti in tutto il mondo.
Indice
Avanzata degli Alleati nel 1944
Nel 1944 gli eserciti anglo-americani proseguirono la loro avanzata e in Italia gli Alleati sfondarono la linea Gustav liberando Roma (4 giugno). I Tedeschi, quindi, furono costretti a ritirarsi verso nord.
Da quel momento, però, l’avanzata degli Alleati si arrestò per tutto l’inverno del 1944 e nell’aera del Pacifico i Giapponesi furono costretti dagli Stati Uniti ad abbandonare i territori occupati.
Sul fronte orientale, invece, l’avanzata sovietica proseguiva senza problemi; l’Armata Rossa, infatti, si spinse verso i Balcani e l’Europa centrale puntando la Germania.
Conferenza di Teheran e operazione Overlord
L’anno 1944 fu per gli Alleati l’anno dell’apertura di un “secondo fronte” dopo quello italiano.
La decisione, infatti, fu presa nella Conferenza di Teheran, in cui si incontrarono Stalin, Roosvelt e Churchill. Questo “secondo fronte” era appoggiato in particolar modo da Stalin e Roosvelt, mentre Churchill preferiva rafforzare l’impegno degli Alleati nel Mediterraneo e nei Balcani.
In ogni caso, i tre alleati attuarono uno sbarco in Normandia nel 1944; questa operazione venne chiamata “operazione Overlord. Tra il 5 e il 6 giugno, infatti, sotto il comando del generale Eisenhower, un esercito formato da 3 milioni di uomini, con navi da guerra, anfibi, iniziò ad invadere la Normandia.
I Tedeschi si aspettavano uno sbarco a Calais, e pertanto si trovarono a disagio e resistettero accanitamente.
Liberazione della Francia
Dopo 2 mesi di combattimenti, gli Alleati sfondarono le difese tedesche e cominciarono a conquistare il nord della Francia.
Il 15 agosto venne effettuato un altro sbarco delle truppe americane sotto il comando del generale De Gaulle. Pochi giorni dopo, il 26 agosto, gli Alleati e il generale De Grulle entrarono a Parigi e quindi verso la metà di settembre la Francia era completamente liberata.
Resistenza tedesca e avanzata alleata
Nonostante i continui bombardamenti che la Germania subì tra il 1944 e il 1945, Hitler non voleva arrendersi. Al contrario, egli impose alle forza armate di resistere ad oltranza e ordinò alla Germania la totale mobilitazione, chiamano alle armi anche i giovanissimi.
Così facendo, l’avanzata degli Alleati venne ritardata solo di qualche mese, causando solo ulteriore sofferenza per la stessa Germania.
Fine della guerra in Europa
Nel 1945 la Germania si trovò tra due eserciti: a ovest gli Anglo-Americani e ad est i Sovietici. In quello stesso anno le truppe alleate entrarono in Germania; nello stesso tempo l’Armata Rossa entrava in Austria giungendo a Vienna.
Il 25 aprile 1945 l’esercito americano si incontrò con quello sovietico presso il fiume Elba.
Negli stessi giorni l’Italia venne liberata e la Germania iniziò la ritirata.
Il 30 aprile Hitler si suicidò insieme ad altri capi nazisti, proprio quando i Russi stavano entrando a Berlino.
Il suo successore fu l’ammiraglio Donitz che, il 7 maggio 1945, firmò la resa senza condizioni.
La fine della guerra per la Germania contava per essa circa 6 milioni di morti.
Resistenza giapponese e bomba atomica
Nel 1945 in Europa la guerra era ormai terminata, ma proseguiva nell’Oceano Pacifico.
I Giapponesi, infatti, continuavano a resistere, affidandosi ai kamikaze, i quali erano piloti suicidi che si lanciavano sulle navi nemiche con aerei carichi di esplosivo.
Nonostante ciò, nemmeno i sacrifici dei kamikaze potevano ribaltare le sorti del conflitto nel quale gli Stati Uniti stavano impiegando grandi potenziali come le navi portaerei. Il Giappone, quindi, era sconfitto militarmente ma continuava a combattere.
Il 12 aprile 1945 il presidente americano Roosvelt morì e gli succedette Harry Truman. Egli decise di piegare definitivamente il Giappone usando la bomba atomica, un’arma devastante realizzata nei laboratori americani.
Lo scopo principale di questa bomba era di dimostrare al mondo la superiorità militare degli Stati Uniti.
Il 6 agosto 1945 quindi, una bomba atomica rase quasi completamente al suolo la città di Hiroshima, causando la morte di 100 mila persone.
Il 9 agosto, invece, fu la volta di Nagasaki.
Il giorni prima, l’Unione Sovietica aveva dichiarato guerra al Giappone, pertanto a quest’ultima non restava altro che chiedere la resa senza condizioni, firmata il 2 settembre 1945.
La seconda guerra mondiale, quindi, terminò e contò la morte di circa 50 milioni di persone.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali eventi che portarono alla liberazione dell'Italia nel 1944?
- Cosa fu l'operazione Overlord e quale fu il suo impatto?
- Come si concluse la guerra in Europa nel 1945?
- Quali furono le azioni decisive che portarono alla resa del Giappone?
- Quali furono le conseguenze umane della Seconda Guerra Mondiale?
Gli Alleati sfondarono la linea Gustav e liberarono Roma il 4 giugno 1944, costringendo i Tedeschi a ritirarsi verso nord.
L'operazione Overlord fu lo sbarco in Normandia nel 1944, che portò alla liberazione del nord della Francia e culminò con l'ingresso degli Alleati a Parigi il 26 agosto.
La Germania si arrese il 7 maggio 1945 dopo l'incontro tra eserciti alleati e sovietici al fiume Elba e il suicidio di Hitler il 30 aprile.
Gli Stati Uniti usarono bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki ad agosto 1945, e l'Unione Sovietica dichiarò guerra al Giappone, portando alla resa il 2 settembre 1945.
La guerra causò la morte di circa 50 milioni di persone, con la Germania che contò circa 6 milioni di morti.