Concetti Chiave
- Il Fascismo inizia a diffondersi in Italia nel contesto di una grave crisi economica e insoddisfazione popolare verso il governo.
- Benito Mussolini fonda i Fasci di combattimento nel 1919, ma inizialmente non ottiene un grande successo elettorale.
- La violenza politica cresce con le squadre fasciste usate dagli imprenditori per reprimere le rivolte durante il biennio rosso.
- Nel 1922, la marcia su Roma porta Mussolini al potere con l'incarico di formare un nuovo governo.
- Il regime fascista si consolida con la repressione degli oppositori, la creazione dell'OVRA e l'adozione delle leggi razziali nel 1938.
Indice
La nascita del fascismo
Il Fascismo si diffonde in Italia.
L'Italia attraversa una grave situazione economica e si assiste alla riconversione produttiva. Il popolo critica il governo perchè non in grado di risolvere i problemi che lo affliggono. In questo clima inizia a trovare spazio il movimento dei Fasci di combattimento fondato da Benito Mussolini nel 1919. Alle elezioni, però, i fasci di combattimento non ottengono molti voti.
Il biennio rosso e la reazione
La popolazione si ribella, si assiste all'occupazione di fabbriche e scioperi a ripetizione. Siamo nel biennio rosso, che va dal 1919 al 1920.
Gli imprenditori, preoccupati, ricorrono alle squadre di fascisti per reprimere le rivolte.
L'ascesa di Mussolini
Benito Mussolini si propone come uomo d'ordine.
La violenza dilaga nel paese, la reazione dell'amministrazione pubblica è debole.
Il partito socialista si snoda in due categorie:
- massimalisti, che intendono seguire le orme della rivoluzione russa;
- riformisti, che non intendevano organizzare delle rivolte.
Nel 1921 alle elezioni i fascisti vincono e nasce il PNF, cioè, il Partito Nazionale Fascista.
La dittatura fascista
Il 28 Ottobre del 1922 i fascisti organizzarono la marcia su Roma che si concluse con l'incarico di formare il governo dato a Mussolini dal re Vittorio Emanuele III.
Tra i primi provvedimenti presi dal governo Mussolini fu la riforma della scuola ideata dal ministro Gentile.
Nelle elezioni del 1924 condotte tra molte violenze "il listone" messo insieme da Mussolini ottenne la maggioranza assoluta.
Nello stesso periodo venne assassinato il deputato socialista Giacomo Matteotti perché aveva denunciato dei brogli elettorali.
Il governo Mussolini rischia di cadere, ma recupera la sua stabilità e organizza una repressione degli anti - fascisti. Nasce cosi l'OVRA, che perseguita coloro che si oppongono al fascismo. Nel 1925 l'Italia diventa uno Stato a regime dittatoriale.
Nel 1929 la radio è posta sotto controllo statale, nasce l'IRI e viene stabilizzata la lira come moneta e si fondano i Patti Lateranensi, che riconoscevano la sovranità del Papa sul territorio del Vaticano.
Le leggi razziali
Nel 1938, sulla scia della Germania nazista, anche in Italia vengono approvate le leggi razziali.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della diffusione del Fascismo in Italia?
- Come reagirono gli imprenditori alle rivolte durante il biennio rosso?
- Quali furono alcune delle misure adottate dal governo Mussolini dopo la sua ascesa al potere?
La grave situazione economica e l'incapacità del governo di risolvere i problemi furono le cause principali che permisero al movimento dei Fasci di combattimento di trovare spazio in Italia.
Gli imprenditori, preoccupati dalle rivolte, ricorsero alle squadre di fascisti per reprimere le occupazioni di fabbriche e gli scioperi.
Tra le prime misure adottate ci furono la riforma della scuola, il controllo statale della radio, la creazione dell'IRI, la stabilizzazione della lira e la firma dei Patti Lateranensi.