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Concetti Chiave

  • Nell'età neolitica, la lavorazione della pietra avveniva per tornitura e levigazione, diversamente dal paleolitico.
  • La specializzazione del lavoro emerse a causa dello sviluppo agricolo, portando alla differenziazione dei mestieri.
  • Gli scambi iniziarono con il baratto e successivamente si sviluppò l'uso del denaro per facilitare le transazioni.
  • Gli agricoltori neolitici coltivavano una vasta gamma di piante, tra cui grano, orzo, avena e lenticchie.
  • Per coltivare la terra, i neolitici usavano strumenti come il bastone da scavo e il falchetto di legno o terracotta.

Indice

  1. Evoluzione della lavorazione della pietra
  2. Specializzazione e scambio nel neolitico
  3. Agricoltura e coltivazioni neolitiche

Evoluzione della lavorazione della pietra

Nell'età neolitica, la lavorazione della pietra è diversa rispetto al paleolitico: avviene per tornitura e levigazione.

Specializzazione e scambio nel neolitico

La produzione in minor tempo di arnesi efficienti produsse un notevole sviluppo dell'agricoltura, e questo sviluppo determinò un altro fenomeno, quello della differenziazione del lavoro.

Prima un uomo faceva tutto da (era contadino, falegname, muratore): col passare del tempo dovendo curare sempre più e meglio Ia sua terra (bisognava creare canali per l’irrigazione, arare, seminare, potare, mietere, su distese di terreno sempre più vaste), l’agricoltore non poté più occuparsi di altre attività. Così gli uomini si specializzarono e ciascuno si dedicò ad un mestiere. La differenziazione del lavoro produsse un'altra conseguenza: lo scambio. L'agricoltore, infatti aveva bisogno del muratore, del falegname, costoro a loro volta avevano bisogno dell'agricoltore e di altri lavoratori specializzati. Si ebbero così scambi di prodotti o di prestazioni. In un primo momento gli scambi avvenivano in natura, poi si inventò il denaro, che si poteva indifferentemente scambiare con tutto.

Agricoltura e coltivazioni neolitiche

Alcune piante coltivate dall’uomo neolitico furono: varie specie di grano, l'orzo, l’avena, la zizzania (in quantità), il miglio, le fave, le lenticchie, i piselli, il cavolo, il ravizzone, il papavero e il lino. I neolitici erano dunque abili agricoltori, essi cominciarono a coltivare il suolo con un bastone da scavo quindi passarono certamente all'uso della zappa, il falchetto neolitico di legno o di terracotta.

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