Concetti Chiave
- L'invenzione dell'aratro segna il passaggio dalla vita nomade a quella sedentaria, permettendo di coltivare grandi appezzamenti di terra.
- Introdotto intorno al 5000 a.C., l'aratro ha trasformato l'agricoltura da orticoltura limitata a coltivazioni estensive.
- I primi aratri, trainati da uomini, evolvettero con l'introduzione della slitta e del carro a ruote, trainati da animali come buoi.
- Grazie all'aratro, la coltivazione dei cereali si ampliò, consentendo l'accumulo di risorse alimentari per diversi anni.
- L'aratro facilitò la produzione di nuove risorse alimentari e bevande, come il vino e la birra, aumentando la diversità alimentare.
Indice
L'invenzione dell'aratro
Una delle più significative invenzioni dell'uomo preistorico fu l'aratro: un'invenzione che contrassegnò il passaggio dalla vita nomade a quella sedentaria.
L'introduzione dell'aratro avvenne probabilmente intorno al 5000 a.C. Prima di allora, l'uomo e la donna avevano già praticato l'orticoltura e coltivazioni sporadiche, ma lavorando soltanto piccoli appezzamenti di terreno con bastoni e zappe per scavare dei solchi superficiali e per rompere le zolle più grandi. L'aratro, invece, permetteva di dissodare campi molto più vasti e, fatto ancora più importante, di rivoltare la terra in profondità.
Evoluzione e diffusione dell'aratro
I primi aratri erano di due tipi: a vanga o ri curvi; formati da due grandi pezzi di legno uniti fra loro, venivano trainati da uomini. Introdotto quasi contemporaneamente in diverse regioni differenti e distanti fra loro, sia in Asia che in Europa, l'aratro conobbe diversi perfezionamenti grazie ad altre due innovazioni: il carro a ruote e la slitta.
L'invenzione della slitta precedette quella del carro a ruote e avvenne probabilmente nelle regioni del Nord, grazie alla presenza della neve e del ghiaccio per diversi mesi all'anno. Slitta e carro introdussero l'idea di far trainare l'aratro dagli animali. Ovviamente, la forza di trazione esercitata da due o da quattro buoi aggiogati all'aratro, a confronto di quella di uno o due uomini, era enormemente superiore e permetteva di ottenere risultati molto maggiori.
Impatto dell'aratro sull'agricoltura
La coltivazione dei cereali (grano, orzo, frumento) divenne così sempre più estesa e permise agli uomini di accumulare risorse alimentari in grandi quantità, capaci di nutrirli per più anni di seguito. La disponibilità di scorte, inoltre, consentiva di seminare superfici ogni anno maggiori e di dare da mangiare durante l'inverno al bestiame costretto a rimanere nelle stalle. Infine, l'aratro permise di ottenere nuove risorse alimentari e anche nuove bevande, come il vino (che si imparò a ricavare dall'uva) e la birra (tratta dall'orzo).
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'importanza dell'invenzione dell'aratro nella storia umana?
- Come si è evoluto l'aratro nel tempo e quali innovazioni hanno contribuito al suo sviluppo?
- Quali sono stati gli effetti dell'aratro sull'agricoltura e sulla società?
L'aratro ha segnato il passaggio dalla vita nomade a quella sedentaria, permettendo di dissodare campi più vasti e di rivoltare la terra in profondità, facilitando così l'agricoltura su larga scala.
I primi aratri erano trainati da uomini e si sono evoluti grazie all'introduzione della slitta e del carro a ruote, che hanno permesso di utilizzare la forza di trazione degli animali, aumentando l'efficienza del lavoro agricolo.
L'aratro ha permesso un'estensione della coltivazione dei cereali, l'accumulo di risorse alimentari, e ha facilitato la produzione di nuove risorse come il vino e la birra, contribuendo a una maggiore stabilità alimentare e sociale.