Concetti Chiave
- Nella società spartana, l'individuo era considerato solo in funzione dello Stato, con decisioni drastiche sulla vita sin dalla nascita.
- I bambini vivevano con la famiglia fino ai sette anni, poi iniziavano un'educazione controllata dallo Stato che comprendeva musica, poesia e giochi.
- L'educazione spartana aveva come obiettivo principale il rafforzamento fisico e l'allenamento alla resistenza, con un'enfasi su esercizi ginnici e disciplina.
- A dodici anni, i ragazzi dovevano procurarsi il cibo da soli e venivano incoraggiati a rubare con astuzia, puniti solo se scoperti.
- Anche le ragazze ricevevano un'educazione fisica rigorosa, con il ruolo principale di diventare madri di futuri guerrieri.
Indice
L'importanza dello Stato nella società spartana
Nella società spartana l’individuo non aveva alcuna importanza, ma esisteva soltanto in funzione dello Stato, che poteva disporne dalla nascita fino alla morte.
Ecco allora che i genitori dovevano portare il bambino appena nato davanti a un
comitato di anziani che decideva se era abbastanza sano e robusto.
In caso di decisione negativa, si dice che il piccolo venisse ucciso gettandolo
in una voragine del monte Taigeto, nella convinzione che fosse svantaggioso per
tutti far vivere una persona deforme o malaticcia.
L'educazione spartana: mente e corpo
Fino all’età di sette anni i bambini vivevano con la famiglia, poi entravano in scuole dirette da maestri scelti dallo Stato. Maschi e femmine le frequentavano insieme, ricevendo nozioni di musica corale, di poesia, dì aritmetica e dedicandosi ai giochi dei dadi e degli scacchi. Tutto questo aveva lo scopo di accrescere l’agilità della loro mente e il loro spirito di osservazione.
I ragazzi apprendevano a leggere e a scrivere solo Io stretto necessario, poiché lo scopo dell’educazione era soprattutto irrobustirne il corpo, allenarli a sopportare la fame e il dolore, abituare dunque il futuro soldato all’obbedienza e alla lotta. Predominavano perciò esercizi ginnici, marce e una severa disciplina in ogni momento della vita. Quanto ai giochi, dovevano essere sempre collettivi e i ragazzi vi partecipavano divisi in squadre comandate dal più coraggioso.
Disciplina e sopravvivenza tra i giovani spartani
A dodici anni i ragazzi ricevevano un mantello che doveva durare per tutto l’anno. Erano tenuti sporchi e ignoravano l’uso del bagno. Dovevano procurarsi il cibo da soli e cucinano; poiché non era mai abbondante, venivano incoraggiati a rubarne altro; se poi venivano colti sul fatto, erano puniti duramente, ma per essersi fatti scoprire. Rubare con astuzia rientrava infatti nella preparazione al combattimento.
Il servizio militare e il ruolo delle donne
A vent’anni i giovani iniziavano il vero e proprio servizio militare, che durava fino a sessanta. A questo punto la disciplina si inaspriva ancora di più. Dai venti ai trent’anni gli spartiati vivevano in caserma e si addestravano senza alcuna interruzione.
Anche le ragazze ricevevano un’educazione assai rude, e molta parte del loro
tempo era destinata agli esercizi ginnici. La loro sola funzione nella società era comunque quella di madri dei futuri guerrieri.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dell'individuo nella società spartana?
- Come venivano educati i bambini a Sparta?
- Qual era l'obiettivo dell'educazione delle ragazze spartane?
Nella società spartana, l'individuo non aveva importanza e esisteva solo in funzione dello Stato, che poteva disporne dalla nascita fino alla morte.
Fino a sette anni vivevano con la famiglia, poi frequentavano scuole statali dove apprendevano nozioni di musica, poesia e aritmetica, ma l'educazione mirava soprattutto a irrobustire il corpo e preparare i ragazzi alla vita militare.
Le ragazze ricevevano un'educazione rude, con molta enfasi sugli esercizi ginnici, e la loro funzione principale era quella di diventare madri dei futuri guerrieri.