Concetti Chiave
- Sotto il regno di Salomone, il popolo ebraico sperimentò uno sviluppo economico e civile significativo, con un potenziamento del commercio e dell'industria del rame.
- Importanti opere pubbliche, come il Tempio di Gerusalemme e il palazzo reale, furono costruite durante il suo regno, migliorando il tenore di vita.
- L'espansione commerciale introdusse in Palestina nuove usanze e divinità straniere, causando preoccupazione tra i profeti.
- Disordini interni portarono alla divisione del regno in Israele a Nord e Giuda a Sud, con conseguenti lotte fratricide.
- Dopo la deportazione in Mesopotamia, gli Ebrei ricordarono il loro patto con Jahwè e coltivarono la speranza di redenzione tramite l'arrivo di un Messia.
Indice
Sviluppo economico sotto Salomone
Sotto il re Salomone il popolo ebraico conobbe un notevole sviluppo economico e civile.
Venne potenziata la lavorazione del rame, si favorirono i commerci, si eressero grandi opere pubbliche, come il Tempio di Gerusalemme ed il palazzo reale.
Il migliorato tenore di vita, i contatti coi popoli vicini alimentati dall’espandersi delle attività commerciali, fecero entrare in Palestina costumi ed anche divinità straniere.
Divisione del regno e conflitti
I profeti minacciarono allora le ire di Jahwè, che parvero davvero precipitare sul popolo ebraico, in quanto disordini interni spaccarono in due il regno.
Nacquero così il regno di Israele a Nord, con capitale Sa¬maria e quello di Giuda a Sud, con capitale Gerusalemme.
I due regni lottarono tra loro, sino a che non furono entrambi travolti, dagli Assiri il primo, dai Babilonesi il secondo.
Deportazione e speranza di redenzione
Gli Ebrei furono deportati in Mesopotamia, ove vennero trattati durissimamente.
Nelle angustie si ricordarono del patto stretto con Jahwè ed ebbero paura.
Si fece allora strada nelle loro menti l’idea della necessità di pentirsi. I profeti (Isaia, Ezechiele) dissero che Jahwè avrebbe perdonato il suo popolo che lo aveva tradito per altri Dei ed avrebbe mandato un giorno un fanciullo, un suo inviato (Messia, in ebraico) che lo avrebbe liberato per sempre dalla schiavitù.