Concetti Chiave
- Le Dodici Tavole furono create per rispondere alla necessità di leggi scritte, garantendo trasparenza e giustizia, soprattutto per la plebe.
- Un collegio di dieci magistrati patrizi e cinque plebei fu incaricato di redigere queste leggi, consultando anche leggi della Magna Grecia.
- Le leggi incise sulle Dodici Tavole erano esposte al pubblico e comprendevano norme sia crudeli che di alto valore umano.
- La curatela era un principio fondamentale delle Dodici Tavole, offrendo protezione a persone deboli o indifese.
- Il diritto romano si evolse da leggi dure a un sistema complesso e umanistico, influenzando molti sistemi giuridici moderni.
Indice
L'importanza del diritto romano
Talvolta la storia di un popolo può essere caratterizzata dal particolare sviluppo di un settore della sua cultura. Nel caso di Roma questo settore fu indubbiamente il diritto, forse la più grande creazione del popolo romano e la sua eredità più duratura. in origine, le principali norme del diritto civile, che regolava i rapporti fra le persone e le famiglie, e di quello penale, che regolava la punizione dei delitti, venivano tramandate oralmente dai magistrati più importanti, che erano sempre patrizi. Questo comportava la possibilità di abusi e ingiustizie commesse dai patrizi stessi a proprio vantaggio e inoltre continue incertezze sul reale e preciso contenuto della legge.
La necessità di leggi scritte
Da qui nacque la necessità di redigere un corpo dileggi scritte, che potesse essere consultato e conosciuto da tutti. Questa fu una delle più importanti richieste avanzate dalla plebe a metà del V secolo a.C.
Come abbiamo visto anche in altre civiltà, per esempio in quella ateniese, il passaggio dalla legge tramandata oralmente a quella scritta è un momento fondamentale dell’evoluzione dei diritti riconosciuti ai ceri popolari.
Per curare la stesura delle leggi scritte venne costituito un collegio di dieci magistrati
patrizi, i decemviri (decem viri = dieci uomini), affiancati da cinque plebei. Essi non solo raccolsero e trascrissero le leggi allora in uso a Roma, ma consultarono anche le
leggi di alcune città della Magna Grecia. Le leggi da loro elaborate furono incise su dodici tavole di bronzo nel 451 a.C. Perché tutti ne prendessero conoscenza, le Dodici Tavole furono esposte al pubblico.
Le Dodici Tavole e le loro leggi
Le Dodici Tavole contenevano le leggi di una società ancora arretrata. Alcune disposizioni appaiono ai nostri occhi molto dure, addirittura crudeli. Un esempio:”Se uno di notte compie un furto e il derubato lo uccide, l’uccisione sia legittima”. Oppure: “Se a uno viene spezzato un arto e se non avrà un risarcimento concordato, allora vi sarà la legge del taglione (cioè si potrà spezzare un arto al colpevole)”.Tuttavia le pene più disumane venivano spesso sostituite dal pagamento di una forte somma di denaro.
Evoluzione del diritto romano
Nella stessa raccolta delle Dodici Tavole, a fianco di norme crudeli e arretrate, stavano già alcuni principi di altissimo valore umano, che in seguito caratterizzarono sempre più il diritto romano. Uno di questi fu la curatela. Con tale termine si indicava la cura e la protezione offerta dal diritto alle persone deboli, malate o indifese, compreso il malato di mente o il bambino non ancora nato. La loro curatela veniva affidata al parente più prossimo o a quello ritenuto più adatto.
Su queste basi 11 diritto romano perse nel tempo quegli elementi dì durezza che l’avevano caratterizzato all’inizio. Dall’età repubblicana a quella dell’impero, esso sviluppò un vastissimo sistema di norme fra loro coordinate, sempre più orientate verso la tutela dei cittadini e attente ai più elevati valori umani. Per opera di grandi giuristi, esso divenne una vera e propria scienza dotata di principi propri e raffinati schemi di ragionamento. Raggiunse così un livello di evoluzione senza paragoni nel mondo antico.
Influenza del diritto romano moderno
Più tardi le grandi raccolte delle norme del diritto romano trasmisero intatto il patrimonio della scienza giuridica di Roma alle città italiane e ai grandi Stati europei. Esso divenne così la base di molti sistemi giuridici moderni.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'importanza delle Dodici Tavole nella storia del diritto romano?
- Chi furono incaricati di redigere le Dodici Tavole?
- Quali erano alcune delle disposizioni contenute nelle Dodici Tavole?
- Come si è evoluto il diritto romano dopo le Dodici Tavole?
- Qual è stato l'impatto del diritto romano sui sistemi giuridici moderni?
Le Dodici Tavole rappresentano il passaggio cruciale dalla legge orale a quella scritta, rispondendo alla necessità di trasparenza e giustizia, e costituendo la base del diritto romano.
Un collegio di dieci magistrati patrizi, i decemviri, affiancati da cinque plebei, fu incaricato di redigere le Dodici Tavole, consultando anche le leggi di alcune città della Magna Grecia.
Le Dodici Tavole contenevano leggi severe, come la legittimità di uccidere un ladro notturno o la legge del taglione, ma anche principi di protezione per i deboli, come la curatela.
Il diritto romano si è evoluto perdendo elementi di durezza, sviluppando un sistema di norme coordinate e orientate alla tutela dei cittadini, diventando una scienza giuridica raffinata.
Le grandi raccolte delle norme del diritto romano hanno trasmesso il patrimonio giuridico di Roma alle città italiane e agli Stati europei, diventando la base di molti sistemi giuridici moderni.